Di lei parliamo sempre per sottolineare outfit azzardati ai limiti dell’imbarazzante e una vita vissuta nel lusso più sfrenato, ma Kim Kardashian è anche altro. Questa volta a far parlare di lei sono le sue azioni ed il suo buon cuore. Oltre che naturalmente il suo portafoglio, come si dice, a fisarmonica.
Questa volta, l’imprenditrice, attrice e modella statunitense, ha compiuto un bellissimo gesto di solidarietà. La protagonista del reality show Al passo con i Kardashian, ha infatti finanziato interamente un volo che ha portato in salvo dall’Afghanistan al Regno Unito oltre 30 adolescenti della squadra di calcio giovanile insieme alle loro famiglie
La Associated Press ha dato notizia dell’arrivo delle atlete all’aeroporto di Stansted, nella cintura della città di Londra. All’iniziativa hanno partecipato anche un rabbino di New York e il Leeds United, club della Premier League inglese.
Da settembre, quando sono tornati i talebani al potere, le donne afghane non possono più praticare sport. Con il ritorno alle leggi tradizionali della sharia, il governo ha infatti dichiarato che “i principi islamici si oppongono allo sport femminile. Non è adatto né necessario che le donne facciano sport”. Ch ha provato ad opporsi,e tutte le ragazze che in precedenza avevano praticato uno sport, esponendosi al pubblico internazionale il tragico destino è la morte.
Un gruppo multinazionale di società sportive e di organizzazioni per la difesa dei diritti umani si è mobilitato per evacuare tutte le atlete afghane. Il rabbino di New York, Moshe Margaretten, ha contributo a portare via le atlete da Kabul.E, in particolare, ha deciso di contattare la star per chiedere aiuto. “Forse un’ora dopo, dopo la chiamata su Zoom, ho ricevuto un messaggio in cui Kim mi diceva di voler finanziare l’intero volo”, ha raccontato Margaretten.
Alla missione di salvataggio ha partecipato, anche il club della Premier League inglese Leeds United, il cui proprietario di maggioranza è l’italiano Andrea Radrizzani, che ha twittato: “Orgoglioso di essere parte della squadra per rendere tutto questo reale”.
Le calciatrici sora stanno rispettando la quarantena di 10 giorni per il coronavirus, prima di iniziare la loro nuova vita in Gran Bretagna.
Ci sono molte altre donne che rimangono bloccate tra le quattro mura domestiche in Afghanistan che stanno chiedendo aiuto, anche per loro la comunità internazionale dovrà chiedere aiuto a Kim?
La Redazione