Ecco qualche suggerimento per rimanere motivati
Farsi una doccia e prepararsi, sembra superfluo dirlo, ma non lo è. Capita, quando non si deve uscire per commissioni o per recarsi sul luogo di lavoro, di ritrovarsi davanti al computer in tuta da ginnastica o, peggio in pigiama. Errore. Se sarà difficile indossare il tailleur fumo di Londra per spostarsi dalla camera da letto allo studio, non dovrà essere un problema infilarsi un paio di pantaloni una camicetta e un cardigan abbinato.
E’ anche molto importante mantenere una routine, svegliarsi alla stessa ora in cui ci si svegliava quando si doveva uscire e spendere per il lavoro lo stesso tempo che si spendeva prima, non di meno, ma nemmeno di più.
Assicurarsi di fare ugualmente la pausa pranzo: quando uno è concentrato, soprattutto e da solo può arrivare a scordarsi di pranzare, ma questo non va bene. La pausa pranzo permette di organizzare il lavoro in blocchi ragionevoli, solo in questo modo si può pensare di avere una resa ottimale.
Avere una “workstation” dedicata può essere un altro modo di lavorare con efficienza, il computer di casa può essere una tentazione a sbrigare altre incombenze durante l’orario di lavoro. Analogamente non bisogna lavorare a letto, sul divano o in situazioni troppo rilassate, la concentrazione, inevitabilmente, in questi casi, ne risente.
Rumori di fondo, sì o no? Non c’è una risposta univoca, all’estero sono in molti a lavorare con il proprio laptop in caffetterie tipo Starbuck’s in Italia non è abituale, ma i iniziano a vedere locali dove studiare e prendere un caffè al tempo stesso è possibile. In casa si può ricreare questo tipo di ambiente con dei rumori di sottofondo, se aiutano la concentrazione. Uscire di casa, in certi casi può essere la risposta corretta. Che sia per prendere un caffè al bar a metà mattina o per lavorare in un luogo più affollato poco importa, ogni tanto sgranchirsi le gambe fa bene al lavoro e alla creatività.
Infine anche se sembra puerile trovare un sistema di piccoli premi come ad esempio concedersi un quarto d’ora per sfogliare una rivista o cercare un’offerta online per un paio di scarpe può essere un incentivo a lavorare di più e meglio.
Silvia GALLI
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