Scegliere cosa mangiare può sembrare semplice, ma le informazioni contraddittorie in campo nutrizionale creano confusione. Un recente articolo del New York Times ha approfondito i rischi associati ai cibi ultraprocessati e la necessità di abbandonare i falsi miti sull’alimentazione. Per cercare di capire meglio come fare la spesa e cosa mettere a tavola esploreremo come una dieta equilibrata, basata su cibi freschi, possa migliorare il benessere. Meglio non avere dubbi, cosa è meglio scegliere?

La ricerca più recente sottolinea quanto i cibi ultraprocessati — ovvero quelli modificati attraverso aggiunte chimiche, aromi artificiali e conservanti — possano avere effetti negativi sulla salute. Non si tratta solo di grassi e zuccheri, ma dell’insieme di additivi che aumenta il rischio di patologie come obesità, diabete e disturbi cardiovascolari. Lo sappiamo bene qui in Italia, bisogna orientarsi sui cibi poveri di grassi, meglio se vegetali e decisamente seguire la stagionalità. Gli esperti lo sappiamo suggeriscono di evitare gli alimenti processati, che in America invece sono decisamente molto più consumati rispetto che in Italia e in Europa. In questo siamo già in una buona posizione rispetto al resto del mondo ma possiamo e dobbiamo ancora fare meglio.

Falsi miti nutrizionali da sfatare:

“Light” e “zero grassi” non significa salute
Prodotti etichettati come light o a basso contenuto di grassi spesso contengono più zuccheri o dolcificanti artificiali, usati per migliorare il gusto compromesso dalla riduzione di grassi. Questo tipo di alimenti può risultare ingannevole e non è necessariamente salutare. Gli esperti consigliano quindi di puntare su cibi il più possibile naturali e di considerare la qualità degli ingredienti, preferendo prodotti minimamente lavorati.

Non tutte le calorie sono uguali
Calorie provenienti da cibi processati non sono paragonabili a quelle di alimenti freschi. Gli alimenti ultraprocessati non solo tendono a creare picchi glicemici, ma favoriscono anche un maggiore deposito di grassi rispetto a cibi non lavorati. Il corpo processa infatti diversamente calorie di qualità (come quelle presenti nei cereali integrali, nelle verdure e nelle proteine magre) rispetto alle calorie vuote dei cibi spazzatura. Il concetto di bilancio calorico, quindi, dovrebbe tener conto anche del tipo di calorie, non solo della quantità.

Consigli pratici per una scelta consapevole:

Prediligi cibi integrali e non lavorati: Frutta, verdura, cereali integrali, noci e semi apportano un profilo nutrizionale bilanciato e forniscono energia sostenibile. Questi alimenti sono ricchi di micronutrienti, vitamine e minerali essenziali per la salute.

Leggi con attenzione le etichette: Gli ingredienti dovrebbero essere pochi e facilmente comprensibili. In generale, è bene evitare prodotti con una lista di ingredienti molto lunga e contenenti sigle e additivi chimici.

Limita il consumo di zuccheri aggiunti: Lo zucchero in eccesso è stato associato a infiammazioni e problemi metabolici. Ridurre il consumo di zuccheri aggiunti aiuta a mantenere i livelli di energia stabili e ad evitare l’accumulo di grasso.

Attenzione alle porzioni e alla frequenza dei pasti: Anche se il digiuno intermittente può avere benefici, per alcune persone risulta più efficace un approccio con pasti regolari e bilanciati. Mangiare consapevolmente e masticare bene favorisce una digestione migliore e una minore propensione a mangiare troppo.

Le recenti linee guida nutrizionali ci mostrano come, più che cercare di evitare grassi o contare ogni caloria, sia importante tornare alle basi: cibi semplici e integrali possono fare la differenza. Evitare i prodotti ultraprocessati e scegliere alimenti naturali, cucinati in casa, permette di godere di pasti più nutrienti e salutari, sostenendo una salute duratura e prevenendo numerose patologie. Semplicità, equilibrio e consapevolezza dovrebbero guidarci nelle nostre scelte alimentari quotidiane, superando i falsi miti che per anni hanno dominato la nostra dieta.

Dieta mediterranea: Sai davvero cosa bisognerebbe mangiare?