L’ultima volta se ne è parlato in occasione della festa della donna, ma la questione degli stipendi delle donne, che generalmente sono più bassi di quelli degli uomini, è sempre discussa ed attuale.
Per questo, fa piacere sapere che, al di là dell’oceano, esistono alcune professioni che retribuiscono le donne più dei colleghi uomini, contrariamente a quanto spesso accade.
Non sappiamo, in realtà, se anche in Italia è così ma, a giudicare da quali sono questi lavori, riguardano settori in cui le donne possono mettere in campo le loro doti innate di empatia, comprensione, pazienza e abnegazione.
Ecco quali sono, nel caso qualcuna volesse tentare una di queste professioni e bagnare il naso ai colleghi maschi.
A guadagnare addirittura il 104% in più rispetto agli uomini sono le panettiere, forse considerando la pesantezza degli orari e lo sforzo fisico che il tipo di lavoro e i turni richiedono. Alzatacce in piena notte, caldo atroce in qualsiasi stagione, indipendentemente dalle temperature esterne, potrebbero infatti impensierire, ma se c’è la passione, e se si ha voglia di fare un lavoro manuale appartenente alla tradizione, perché non farsi avanti? Sembra che il sacrificio venga ampiamente riconosciuto.
Un lavoro molto più comune, spesso praticato anche da studentesse che vogliono arrotondare e provare a mantenersi da sole, è quello della cameriera, o barista, che porterebbe nelle tasche delle donne il 10% in più rispetto agli uomini. Sarà per il sorriso, che spesso sul viso di una donna non manca? E quando si ha a che fare con i clienti tutto il giorno, rappresenta sicuramente un valore aggiunto, e rassicurante.
A contatto con un pubblico, ma di età decisamente inferiore, sono le maestre d’asilo, maggiormente apprezzate rispetto ai maestri. In questo caso, si tratta di abitudine e di una ricerca di una figura materna, che deve sostituire quella della mamma per molte ore al giorno. La capacità innata di una donna di consolare un bimbo che si sente perso e abbandonato viene dunque retribuita maggiormente.
Mestiere che fino a pochi anni fa era a totale appannaggio femminile, ma che adesso vede all’arrembaggio anche molti uomini, è quello della make up artist. Per ora, la compagine delle donne è ancora molto più nutrita, e molto più retribuita, ma le presenze maschili si stanno moltiplicando, e, se non arriveranno alla parità, poco ci manca. Ormai trucco e parrucco non hanno segreti nemmeno per gli uomini!
Professioni che richiedono empatia e una particolare delicatezza, considerando che si ha anche fare con pazienti che a volte portano con sé notevoli problematiche, sono quelle legate alla salute, e soprattutto quelle di dietologa e nutrizionista, ma anche fisioterapista e operatore tecnico sanitario. In questi casi, una donna viene vista come una presenza più morbida e comprensiva, capace di far rilassare la persona che ha davanti e capire più facilmente i suoi problemi. Per questi motivi, in questi settori le presenze femminili sono più apprezzate e ricercate.
Discorso analogo, anche se l’ambito è totalmente differente, riguarda la selezione del personale. Spesso, quando si tratta di recruitment, sono le donne ad occuparsene, perché in grado, grazie ad intuito e sesto senso innati, ma anche alla capacità di porre le domande giuste nella maniera giusta, di cogliere pregi e difetti della persona che si pone davanti a loro. E quando si tratta di scegliere nuovo personale, il margine di errore deve essere il più possibile ridotto!
Vera MORETTI