Ci siamo finalmente lasciati alle spalle marzo, un mese che di sicuro difficilmente scorderemo. Iniziamo questo nuovo mese cercando di trovare un po’ di ottimismo ogni giorno, almeno quel tanto che basta per affrontare i giorni che verranno con un po’ di serenità. E benché anche il settore dell’editoria abbia notevolmente risentito, come altri comparti economici della nostra vita, cancellando di fatto molte uscite previste per questo mese, dello tzunami Coronavirus, non mancano certamente libri da leggere ad aprile 2020.

Tra qualche buona uscita e qualche uscita recente (come ad esempio la dozzina candidata alla semifinale del Premio Strega), i libri da leggere ad aprile 2020 si riveleranno non solo degli ottimi alleati per trascorrere queste prime giornate di primavera in cui saremo ancora costretti a rimanere a casa, ma anche per farci distrarre da pensieri e sentimenti negativi, restituendoci un pizzico di leggerezza e serenità.

Libri da leggere ad aprile 2020

Se ci trovate in un momento di sconforto e non sapete da che parte iniziare, scoprite qui quali sono i libri da leggere ad aprile 2020 secondo noi. Siamo sicuri che vi saranno d’ispirazione.

Matteo Bussola, L’invenzione di noi due (EINAUDI, EURO 17,00). In uscita il 7 aprile 2020. «Cominciai a scrivere a mia moglie dopo che aveva del tutto smesso di amarmi». Così si apre questo romanzo, in cui Milo, sposato con Nadia da quindici anni, si è accorto che lei non lo desidera più: non lo guarda, non lo ascolta, non condivide quasi nulla di sé. Sembra essersi spenta. Come a volte capita nelle coppie, resta con lui per inerzia, per dipendenza, o per paura. Quanti si arrendono all’idea che il matrimonio non possa diventare che questo? Milo no, non si arrende. Continua ad amare perdutamente sua moglie, e non sopporta di non ritrovare più nei suoi occhi la ragazza che aveva conosciuto. Vorrebbe che fosse ancora innamorata, curiosa, vitale, semplicemente perché lei se lo merita. Ecco perché un giorno le scrive fingendosi un altro. Inaspettatamente, lei gli risponde, dando inizio a una corrispondenza segreta. In quelle lettere, sempre più fitte e intense, entrambi si rivelano come mai prima.

Valeria Parrella, Almarina (Einaudi Editore, PP. 136, EURO 17,00). Candidato al Premio Strega 2020. Elisabetta insegna matematica nel carcere minorile di Nisida. Ogni mattina la sbarra si alza, la borsa finisce in un armadietto chiuso a chiave insieme a tutti i pensieri e inizia un tempo sospeso, un’isola nell’isola dove le colpe possono finalmente sciogliersi e sparire. Almarina è un’allieva nuova, ce la mette tutta ma i conti non le tornano: in quell’aula, se alzi gli occhi vedi l’orizzonte ma dalla porta non ti lasciano uscire. La libertà di due solitudini raccontata da una voce calda, intima, politica, capace di schiudere la testa e il cuore.

Helen Jukes, Il cuore di un’ape (EINAUDI, PP. 208, EURO 18,50). A trent’anni la vita di Helen sembra girare a vuoto: ma quando gli amici le regalano un’arnia da tenere in giardino tutto cambia. Tra passi falsi e preziose conquiste, Helen impara a prendersi cura di una colonia di api. E, con loro, a prendersi cura di sé. In parte racconto della natura, in parte memoir, in parte vera e propria guida all’apicoltura urbana, Il cuore di un’ape è una meditazione meravigliosamente sincera sulla responsabilità e sulla cura, sulla vulnerabilità e sulla fiducia, sulla creazione di legami e sul trovare nuove strade.

Sandro Veronesi, Il Colibrì. (LA NAVE DI TESEO, PP. 368, EURO 20,00). Il colibrì è tra gli uccelli più piccoli al mondo; ha la capacità di rimanere quasi immobile, a mezz’aria, grazie a un frenetico e rapidissimo battito alare. La sua apparente immobilità è frutto piuttosto di un lavoro vorticoso, che gli consente anche, oltre alla stasi assoluta, prodezze di volo inimmaginabili per altri uccelli come volare all’indietro… Marco Carrera, il protagonista del nuovo romanzo di Sandro Veronesi, è il colibrì. La sua è una vita di perdite e di dolore; il suo passato sembra trascinarlo sempre più a fondo come un mulinello d’acqua. Eppure Marco Carrera non precipita: il suo è un movimento frenetico per rimanere saldo, fermo e, anzi, risalire, capace di straordinarie acrobazie esistenziali. Il colibrì è un romanzo sul dolore e sulla forza struggente della vita, Marco Carrera è un personaggio talmente vivo e palpitante che è destinato a diventare compagno di viaggio nella vita del lettore.

 

P.P.

(Fonte Ibs.it)

(Photo by Thought Catalog on Unsplash)