Quando il freddo arriva, lo si può sentire anche sui cappotti. Ha quell’odore particolare, impossibile da descrivere ma che tutti riusciamo a percepire. Quando arriva dicembre, con la dolce promessa del Natale, le luci per le strade e nelle case, le musiche, i decori, gli odori e i colori, le temperature basse e le giornate brevi, ci fanno venire voglia di trascorrere più tempo a casa in compagnia di un buon libro. E, soprattutto durante il periodo delle vacanze di Natale, quando abbiamo più tempo e la mente sgombera da impegni, la voglia di leggere diventa ancora più forte. Quasi un bisogno. Per questo i libri in uscita a dicembre 2022 sono davvero copiosi.

Libri in uscita a dicembre 2022

L’immancabile libro sulle stelle firmato dall’ottima penna dell’astrologa Ginny Chiara Viola, che quest’anno indaga tutti gli aspetti dell’era dell’Acquario, e che vuole essere non solo un libro su una attesissima rivoluzione astrologica, ma anche un manuale per una inedita lettura del mondo. Raccolte di racconti che celebrano il valore della letteratura, vista come strada salvifica. Romanzi di esordienti e autori finalisti a premi letterari. I libri in uscita a dicembre 2022 accontentano i gusti di tutti e sono una perfetta idea da regalarsi e regalare.

Ginny Chiara Viola, L’era dell’Acquario, Guida pratica per capire i prossimi anni e perché potrebbero cambiarci la vita

(Gribaudo, PP. 160, EURO 16,90). L’astrologia ci dice che l’ultimo grande cambiamento legato alle ere astrologiche risale all’anno zero. Stiamo però entrando nell’era dell’Acquario, età che durerà altri duemila anni e che metterà in gioco valori importanti, alcuni dei quali già presenti: l’unicità dell’individuo, ma anche un nuovo senso di comunione con l’altro; la sensibilità per l’ambiente; la condivisione (attraverso Internet e fenomeni quali la sharing economy).

Questo libro racconta il web e la cosiddetta “rivoluzione del gratis”, il balzo incredibile della tecnologia degli ultimi anni («spiegate a vostro figlio di 6 anni che siete cresciuti senza Internet e che il telefono era fisso») e i viaggi spaziali, l’uguaglianza e la parità di genere, i social ma anche un nuovo concetto di solitudine, forse mai visto prima d’ora. Non solo un libro su una attesissima rivoluzione astrologica, ma anche un manuale per una inedita lettura del mondo. Perché le stelle possono influenzare il nostro destino, ma ciò che conta sono la conoscenza del passato e del presente e, soprattutto, la giusta lettura degli eventi che ci circondano”.

Libri in uscita a dicembre 2022: Clemens J. Setz, I bambini indaco

(La nave di Teseo, PP. 512, EURO 24,00). Nel Nord della Stiria si trova l’Helianau, un collegio per bambini che soffrono di un misterioso disturbo, la “sindrome indaco”. Chiunque si avvicini a loro viene assalito dalla nausea, dalle vertigini e da violenti mal di testa. Il giovane professore di matematica Clemens Setz insegna in questa scuola e nota degli strani episodi: molti bambini con dei bizzarri travestimenti vengono portati via in un’auto e condotti in un luogo sconosciuto. Setz vuole scoprire la verità, ma proprio per questo viene licenziato e allontanato dalla scuola.

Circa quattordici anni dopo i giornali riportano la notizia di un clamoroso processo: un ex professore di matematica è stato assolto dall’accusa di aver ucciso brutalmente un uomo che torturava gli animali. Il professore è Clemens Setz e il suo ex allievo Robert Tatzel, uno dei bambini di Helianau, che nutre ancora del risentimento nei suoi confronti dai tempi del collegio, non crede alla sua innocenza e decide di indagare per scoprire cos’è veramente successo. C’è un collegamento tra quel caso e quello che aveva vissuto nel suo passato a Helianau?

Enrico Renzi, Pizzini

(Pessime Idee, PP. 280, EURO 20,00). Individuo banale e amorale, Claudio Terranova non si è mai impegnato oltre i propri interessi, sopravvive da sempre di espedienti e non si discosta troppo dalla feccia di furfanti e traffichini che frequenta abitualmente. Quando, a cinquant’anni, la vita gli presenta il conto, Terranova è già un uomo finito: è rimasto solo, al verde, e sta per essere sbattuto fuori di casa. L’attende un suo incubo ricorrente, quello di finire in mezzo alla strada e diventare un barbone. L’unico al mondo a cui poter chiedere aiuto è il suo dirimpettaio, l’inumano e vecchissimo Gino Fiumefreddo, personificazione assoluta del male benché elargitore di laute mance.

Li lega fin dal primo giorno un rapporto ambiguo e opportunista, ma chi gioca il ruolo da primario tra i due è il vecchio Gino, che conduce un’esistenza trasversale, che si nutre d’odio e solitudine. Chi è in realtà Gino Fiumefreddo? E chi sono le persone che crediamo di conoscere, i vicini, gli amici, gli amori o gli estranei che attraversano la nostra strada soltanto per pochi istanti? Dalla notte in cui Fiumefreddo soccomberà alla propria perfidia, Claudio si ritrova erede di un lascito oscuro: la casa di Gino è un labirinto disseminato di indecifrabili tracce d’inchiostro e travisati messaggi in bottiglia, in cui Terranova, nel disperato tentativo di ritrovarsi, finirà col perdersi.

Hassan Blasim, Il Cristo iracheno

(Utopia Editore, PP. 140, EURO 18,00). Questa raccolta di racconti è una commedia dantesca moderna, cui fanno da sfondo un Iraq insanguinato e l’Europa del nord, paradiso terrestre di molti rifugiati di guerra. Violenza e follia ne sono protagoniste indiscusse. L’incubo si confonde con la realtà, l’immaginazione scavalca gli eventi. Come nel caso del giovane, buono e generoso, che è obbligato da un terrorista a indossare una cintura esplosiva e a premere il pulsante che pone fine a ogni speranza. O in quello del poliziotto morto a causa di un’autobomba, la cui anima invade il corpo di uno dei sopravvissuti all’attentato, conducendolo alla follia e al suicidio.

Senza pathos né retorica, senza alcuna autocommiserazione, il narratore confonde la vita e la morte, in un percorso onirico dagli inferi della coscienza umana al paradiso della catarsi. Racconta del malato terminale, un tempo pilota di guerra, che si suicida lanciandosi dalla finestra di una stanza d’ospedale, a Baghdad. Di un gruppo di amici con una bizzarra abilità paranormale, quella di far sparire i coltelli, simbolo della carneficina in atto in Iraq, con la sola forza del pensiero. Con sguardo disincantato e un’ombra di nostalgia per l’innocenza che il genere umano sembra aver perduto, l’autore persegue la salvezza attraverso il potere dell’immaginazione e arriva a una verità ultima: la letteratura è l’unica uscita dall’inferno della vita, l’unica strada per «riveder le stelle».

P.P.

Fonte sinossi ibs.it

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