Ci ha messo un po’ di tempo, ma alla fine l’estate è arrivata insieme alla voglia di trascorrere delle giornate off. Lontani dal clamore e dall’asfalto bruciante della città. Sale quindi il bisogno di abbandonare le metropoli alla volta di brevi weekend e vacanzine grazie a cui, in attesa delle ferie, staccare un po’ la testa e ritagliarci dei momenti per leggere, alla ricerca di nuove storie e personaggi. Le case editrici sanno bene che l’estate è il momento in cui dedichiamo più tempo alla lettura e proprio per questo si moltiplicano le novità in arrivo in libreria. Non fa eccezione questo mese: moltissimi sono infatti i libri in uscita a luglio 2024.

Libri in uscita a luglio 2024

Storie antiche, romanzi estremamente contemporanei, personaggi che ci faranno sognare… i libri in uscita a luglio 2024 promettono di non deluderci. Quelli che abbiamo selezionato per voi questo mese sono libri che troverete da oggi e per tutto il mese in libreria e tra le cui pagine perdersi. E mentre scegliete quale possa fare al caso vostro, noi vi auguriamo buone letture con i libri in uscita a luglio 2024.

Paolo Jorio, La sirena di Posillipo

(Rizzoli, PP. 560, Euro 18,00). Dicembre 1586. Nella s sublime cornice del golfo di Posillipo, dove il rosso della lava incontra il blu del mare, viene alla luce Adriana Basile. Il talento è una questione di sangue, per i Basile: Adriana, infatti, oltre a una bellezza fuori dal comune, rivela prestissimo una voce capace di ammaliare come il canto di una sirena, mentre il fratello maggiore, l’introverso Giambattista, passa le giornate a scrivere, la testa tra le nuvole.

La Napoli secentesca, culla di nuove arti e metropoli labirintica, è il palcoscenico perfetto per entrambi: Giambo abita il mondo della letteratura e porta il peso di un segreto inconfessabile; Adriana, volitiva e determinata a raggiungere la gloria, cresce diventando la cantante più contesa dai potenti del tempo. Ma a turbare la partitura del suo destino arriva Angela, un’orfana affidata alle suore, che si guadagna da vivere cantando nelle taverne. Non potrebbero essere più diverse, lei e Adriana – sfacciata e carnale l’una, altera e indecifrabile l’altra –, ma il comune talento per la musica sarà la scintilla di una rivalità violenta, che nulla potrà fermare.

Alessandro Barbaglia, L’invenzione di Eva

(Mondadori, PP. 204, Euro 18,00). Scordata. Come può essere dimenticata colei che a lungo è stata considerata la donna più bella del mondo? La diva per eccellenza, quella che tutti ammirano, che tutti sognano. Eppure è quel che accade a Hedy Lamarr, ebrea austriaca figlia di un dirigente di banca e di una talentuosa pianista. Hedy, al secolo Hedwig Eva Maria Kiesler. Eva, come la prima donna. È il 1932 quando gira il film che la renderà famosa. Solo che lo fa a diciassette anni, mostrandosi nuda e sensuale come nessuna prima. Forse non c’è talento nella bellezza, ma Hedy sa farne un’arma micidiale che, qualche anno più tardi, le spalanca le porte di Hollywood. Ma c’è qualcosa che stona nel modo in cui se ne serve. Così carnale, disinibita, a tratti spudorata anche nella vita privata, dove amanti e mariti si susseguono senza vergogna.

Ci vuole un occhio molto attento per intuire che quel corpo provocante e quel viso celestiale possono essere la sua fortuna, ma anche la sua condanna. Perché tutti guardano quelli, e nessuno si rende conto che Hedy, in realtà, è un genio. Non se ne sono accorti nel momento in cui, da bambina, ha costruito un carillon con una scatola di metallo e gli ingranaggi di un vecchio orologio, o quando da ragazzina ha aggiustato una telecamera che si era rotta sul set semplicemente mettendoci le mani, né quando ha inventato il fondo a vite per il tubicino del rossetto, così da non doversi sporcare le mani a ogni applicazione. Impossibile allora che qualcuno le dia retta il giorno in cui, basandosi sull’accordatura del pianoforte, scopre il salto di frequenza, che consente di comandare le cose a distanza, senza fili. Hedy ha inventato il Wi-Fi e nessuno se n’è accorto. Perché essere le prime, esserlo troppo presto, significa essere sole.

Taras Prokhasko, Gli Eccentrici

(Utopia Editore, PP. 184, Euro 18,00). La trama circolare di questo breve romanzo si dipana lungo un arco temporale che, tra guerre e rivoluzioni politiche, attraversa oltre mezzo secolo. È la storia, a tratti mitologica e surreale, di Franz e Anna, dal cui amore nasce Stefania, una bambina che, dopo la morte della mamma, verrà ribattezzata a sua volta Anna e che, negli anni, diventerà prima madre e poi nonna di altre due Anna.

La narrazione si articola in frammenti che spesso non tengono conto dell’ordine cronologico, quasi a rappresentare il processo caotico dell’attività mentale umana, e perciò la lettura assume una connotazione straniante, anche grazie a un linguaggio fluido e poetico. Protagoniste assolute sono la maestosa bellezza dei Carpazi, con una speciale attenzione alle piante e ai fiori, e l’interazione tra l’uomo e la natura. La regia è affidata agli Eccentrici, delle divinità terrene che, attraverso conoscenze innate o apprese, elevano la vita a pura narrazione, incarnando l’essenza stessa della percezione della realtà e della sua trasmissione. L’uomo, sembra suggerire l’autore, esiste fintanto che resta parola.

Emilia Hart, Sirene

(Fazi, PP. 396, Euro 20,00). Sorelle separate da centinaia di anni. Voci che non possono essere soffocate. 2019. Nel cuore della notte Lucy si sveglia di soprassalto; si trova nella stanza del suo ex ragazzo, a cavalcioni su di lui, con le mani strette attorno alla sua gola. Cosa ci fa lì? Confusa e terrorizzata, cerca rifugio dalla sorella Jess, sperando che possa aiutarla a capire il sogno che da qualche tempo popola le sue notti: la scena vivida e inquietante di due sorelle che stanno naufragando.

1800. Le sorelle Mary ed Eliza vengono strappate al loro amato padre in Irlanda e costrette a imbarcarsi su una nave diretta in Australia. Mentre vengono trasportate sempre più lontano da tutto ciò che amano e conoscono, iniziano a notare nei loro corpi degli strani cambiamenti che non riescono a spiegarsi. 2019. Giunta a casa di Jess, Lucy non trova alcuna traccia di lei. Mentre attende il suo ritorno, inizia a sentire strane storie sulla cittadina di mare dove la sorella si è da poco trasferita: racconti di uomini scomparsi, rapiti dagli abissi; sussurri di voci femminili che serpeggiano tra le onde. Nel frattempo, quello strano sogno inizia a sembrare più reale che mai.

P.P.

(Fonte sinossi ibs.it)

(Foto di Dan Dumitriu su Unsplash)