Il patrimonio artigianale ed industriale italiano passa anche da alcuni oggetti apparentemente piccoli ma talmente gradi da aver segnato la storia di generazioni e generazioni, e che, in alcuni casi, sono in via d’estinzione tanto da essere in via d’estinzione.
Per questo, per tenere vivo il ricordo, c’è chi ci ha pensato e ha cominciato a creare una piattaforma, denominata Fattobene, per cercare e contemporaneamente catalogare questi mitici oggetti, entrati a far parte della nostra vita e capaci di suscitare emozioni sopite ma sempre dolcemente nostalgiche.
Chi non ha mai avuto la coccoina nella sua cartella di alunno targato anni Settanta e Ottanta? E chi, durante i giorni di festa, non sfida parenti e amici con una partita a carte Modiano?
Per non dimenticare queste ed altre chicche che hanno caratterizzato la nostra fanciullezza, la giornalista Anna Lagorio e il fotografo Alex Carnevali hanno deciso di catalogarle tutte.
L’idea è nata raccogliendo piccoli oggetti quotidiani ma, ad ogni ritrovamento usciva una nuova storia, capace di rievocare aneddoti unici e degni di essere raccontati. Quello che inizialmente era un gioco, è poi diventato un viaggio tra le tradizioni antiche italiane, espressione dell’artigianalità più vera e sincera.
Altri oggetti Amarcord sono il Tamarindo Erba, creato dal farmacista milanese Carlo Erba, la carta d’Eritrea, le Crystal Ball, i cannelli di zolfo e il “mandillu da gruppu”, un tessuto a scacchi utilizzato dai contadini in Liguria.
Per la gioia dei nostalgici, che si ricordano tutti questi oggetti preziosi, Fattobene sta per aprire un negozio online e, per festeggiare la sua imminente apertura, è stata creata la Scatola n.1, “un viaggio in miniatura nel patrimonio industriale italiano”, passando per cinque oggetti diversi.
Il progetto è attivo anche su Facebook e Twitter.
Vera MORETTI