Scelto in memoria dei moti di Stonewall, avvenuti a seguito dei fatti della notte tra il 27 e il 28 giugno del 1969 quando la polizia fece irruzione nello Stonewall Inn, ritrovo della comunità lgbtq, giugno è il mese del pride. Un mese eletto a celebrare l’inclusività su tutti i fronti, oltre i pregiudizi e la paura. Nel mese del Pride la comunità lgbtq, insieme a tutti coloro che lottano e credono nella ricchezza dell’altro da noi, lotta contro quanti continuano un’assurda campagna d’odio e di propaganda contro diritti legittimi.
Mese del Pride contro la omotransfobia
Gli episodi di omotransfobia in Italia sono in netto aumento. Proprio per questo è necessario intensificare le campagne di sensibilizzazione su questa tematica. Molti brand di moda, per esempio, durante il mese del pride, celebrano l’inclusività con eventi, collaborazioni con artisti ed esponenti della queer community e capsule collection a tema arcobaleno per raccontare e appoggiare un mondo ancora oggi fin troppo discriminato, messo ai margini da certa parte della società e oggetto di barbare violenze.
Otto libri per abbracciare la propria autenticità
Consapevoli che la strada che porta al riconoscimento dei diritti più elementari è ancora lunga da percorrere, anche Rakuten Kobo (Clicca QUI per saperne di più), tra le aziende leader nel settore dell’eReading e dell’ascolto digitale, da sempre in prima linea per promuovere la cultura e il progresso, vuole offrire il proprio sostegno alla causa. Del resto, leggere non è solo una passione, ma è una vera finestra sul mondo: leggere significa informarsi, aprire la mente, e di conseguenza, il cuore. Ecco perché, Kobo ha pensato a 8 titoli appassionanti, ironici, brillanti e struggenti da ascoltare o leggere per abbracciare la propria autenticità e la consapevolezza di sé e festeggiare con orgoglio la comunità LGBTQIA+ proprio in questo importantissimo mese.
Mese del Pride: Radclyffe Hall – Il pozzo della solitudine
Quando uscì, nel 1928, Il pozzo della solitudine suscitò scandalo e scalpore, l’autrice fu accusata di oscenità e il libro messo al bando nel Regno Unito. Stephen, infatti, è l’erede ideale di genitori aristocratici: tira di scherma, va a cavallo, si applica negli studi. Diventerà persino eroe di guerra, pubblicherà un bestseller e troverà l’amore. Ma Stephen è una donna. Una donna che ama un’altra donna. E mentre le sue ambizioni la spingono verso il successo, la società la emargina, la confina, la rifiuta e la condanna. E Stephen è costretta ad agire drasticamente e disperatamente, nel costante e vano tentativo di trovare la felicità. Fino all’invocazione finale a Dio affinché permetta anche a lei il «diritto all’esistenza».
Philippe Besson – Non mentirmi
Bordeaux, 2007. Nella hall di un albergo, Philippe Besson conversa con una giornalista che lo intervista a proposito del suo ultimo romanzo. Mentre risponde alle sue domande, un’apparizione: un ragazzo che sembra uscito dal suo passato, un’immagine quasi irreale, inverosimile. Philippe lo insegue, grida il suo nome… Questa apparizione lo fa tornare al 1984, alla fine della sua adolescenza: l’ultimo anno di liceo, l’anno del primo grande amore, quello per Thomas Andrieu, un ragazzo taciturno, tormentato, incapace di accettare la propria vera natura. Non mentirmi è la storia di un amore intenso, segreto, assoluto, in un’epoca in cui l’omosessualità è un tabù. Quello che lega Philippe e Thomas è un sentimento unico, una storia che li segnerà entrambi e che li porterà a fare scelte molto diverse.
Mese del pride: Jonathan Bazzi – Febbre
Jonathan ha 31 anni nel 2016, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via. Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi, ha pronta grazie alla rete un’infinità di autodiagnosi, pensa di avere una malattia incurabile, mortale, pensa di essere all’ultimo stadio. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test all’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato. A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano – o Rozzangeles – il Bronx del Sud di Milano. Un libro spiazzante, sincero e brutale, che costringerà le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti.
John Boyne – Mio fratello si chiama Jessica
Cosa faresti se un giorno tuo fratello maggiore, il tuo idolo, la tua roccia, annunciasse di non chiamarsi più Jason ma Jessica? Di essere una ragazza e di essersi sempre sentita tale? È quello che succede a Sam, tredici anni, proprio quando l’adolescenza comincia a bussare alla porta, tra nuove amicizie e possibili amori. Il mondo per Sam si capovolge di colpo: non solo il fratello non è più lo stesso, quel fratello così popolare con le ragazze e così bravo a calcio, ma neanche i suoi genitori sono le persone aperte e tolleranti che lui ha sempre creduto di conoscere. Un romanzo di grande forza, che con empatia ma anche leggerezza e ironia racconta la difficoltà e l’importanza di accettare l’altro, sempre.
Mese del Pride: Juno Dawson – Questo libro è gay
Senza peli sulla lingua e con dosi massicce di umorismo, l’autrice presenta il variegato mondo LGBT e propone un percorso attraverso cui gli adolescenti arrivano a conoscersi meglio e a capire quale tipo di sessualità li rispecchia, veramente, al di là delle pressioni sociali e culturali. “Questo libro è gay “nasce dalla raccolta di fatti, idee e testimonianze ed è stato definito «la guida definitiva a tutti gli aspetti dell’essere LGBT e non».
Diego Passoni – Ma è stupendo!
Immagina di fare una scelta di vita radicale, di abbandonare famiglia, amici e sicurezze per seguire una vocazione coraggiosa e controcorrente. Immagina di capire improvvisamente di aver sbagliato tutto. Immagina di tornare a casa e di scoprire che non sai più qual è il tuo posto nel mondo. Il protagonista di questa storia tutto questo non l’ha immaginato, l’ha vissuto in prima persona. Arrabbiato, spaventato, stordito, ha trovato la forza di non perdersi d’animo, la fiducia nel futuro, la consapevolezza che essere se stessi sia il più profondo atto d’amore nei propri confronti. E seguendo le sue peripezie, le sue esperienze, le sue contraddizioni, anche noi possiamo cominciare a guardare alle nostre giornate con occhi nuovi, imparando a dire, davanti a quello che la vita ci propone: ma è stupendo!
Mese del pride: Alice Oseman – La serie Heartsopper
Charlie e Nick frequentano la stessa scuola ma non si sono mai conosciuti. Fino a un giorno in cui si trovano casualmente seduti l’uno accanto all’altro. Diventano subito amici. Anzi di più. Charlie si innamora perdutamente di Nick anche se pensa di non avere alcuna possibilità. Ma l’amore è sempre sorprendente e anche Nick si scopre attratto da Charlie. Molto di più di quanto i due ragazzi potessero immaginare. Le piccole cose che Nick e Charlie vivono compongono qualcosa di grande, che parla a tutti noi di amore, amicizia, lealtà così come dei momenti difficili della vita.
Walter Siti – Troppi paradisi
Un professore sessantenne, Walter Siti, il protagonista, una casa in via Tina Pica a Roma, un tranquillo lavoro all’università dell’Aquila e la relazione con Sergio, placida, un ragazzo che lavora come autore televisivo alla Rai. Una vita mediocre, trascorsa tra programmi in tv e i gossip che Sergio racconta, da lì dentro, dove pare che tutti facciano carriera tranne lui, che il lavoro lo perde ed entra in crisi ammalandosi di anoressia. I due si separano, ma poi nella vita di Walter arriva Marcello: culturista e borgataro, un messaggero di divina bellezza che incarna lo spirito dei tempi come nessun altro. Fragile ed egoista, alla costante ricerca di piaceri effimeri e sostanze stupefacenti, trascina Walter in una spirale autodistruttiva.
P.P.
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