Ogni giorno si festeggia la giornata di qualcosa in particolare, lo sappiamo bene è stato il Selfie Day, ma anche la giornata del bacio, il giorno dei muffin come quello del maglione brutto, oggi non fa eccezione, oggi è la giornata del viaggio in mongolfiera.
In realtà non solo, perché è anche il giorno dell’albicocca negli Stati Uniti – chissà poi perché a gennaio e non a giugno?- ed anche quello dell’elettricità statica. Sì, davvero, proprio così! Ma concentriamoci sul viaggio in mongolfiera.
Esiste qualcosa di più affascinante e romantico? Qualcosa che abbia un sapore così squisitamente retrò ed avventuroso al tempo stesso? A nostro parere no, ecco perché vogliamo celebrare degnamente questo giorno.
Jean Pierre Blanchard è stato il primo uomo a volare grazie ad un pallone aerostatico, la mongolfiera appunto, lui era un aeronauta e inventore francese, si trovava di fronte al carcere di Walnut Street a Filadelfia, di fronte ad una nutrita folla tra cui il Presidente degli Stati Uniti George Washington, e stava approntando aggiustamenti dell’ultimo minuto alla propria mongolfiera quando decise, in solitaria di spiccare il volo.
Non era certo il suo primo volo, già nel 1784 aveva sperimentato l’ebbrezza in Francia, ma era la prima volta negli Stati Uniti ed era il 9 gennaio, il giorno in cui il volo in mongolfiera divenne più popolare.
Si dice che le migliori avventure in mongolfiera al mondo siano organizzate in luoghi come il Serengeti National Park (Tanzania), Napa Valley (California), Cappadocia (Turchia), Gstaad (Svizzera), Istria (Croazia) e Yarra Valley (Australia).
Ma se proprio non si resiste, anche a Torino si può effettuare -quasi- un volo, a patto che le condizioni meteo lo permettano. Infatti a Torino c’è il pallone aerostatico frenato più grande del mondo: il Turin Eye.
Nonostante l’altezza vertiginosa, (150 mt dal suolo) questa attrazione è del tutto sicura. Infatti, la mongolfiera è alimentata a elio, un gas inodore, incolore e non infiammabile, ed è ancorata al suolo per mezzo di un grosso cavo di acciaio, che viene mosso da un motore elettrico del tutto silenzioso.
Certo non ha proprio lo stesso fascino di un volo vero e proprio, ma ci si avvicina, almeno un po’
Silvia GALLI