Dopo aver trascorso mesi lontano dai banchi di scuola, o dall’asilo, e soprattutto aver condiviso la quotidianità dei giorni di vacanza con mamma e papà, risulta assai difficile riabituarsi alla routine cittadina, fatta di orari e di impegni da rispettare.
Come fare, dunque, per non farsi sopraffare dall’inizio, ormai imminente, dell’anno scolastico?
Per prima cosa, occorre prepararli alla fine dell’estate già dagli ultimi giorni di “libertà” in attesa del primo squillo della campanella, magari facendo progetti per il rientro, pensando alla scelta dello zaino nuovo, o del corso sportivo da frequentare, o, per i più piccoli, ad una merenda con gli amici del cuore.
Ritrovarli prima di rientrare in classe, infatti, potrebbe dar loro sicurezza e facilitare il ritorno alla normalità.
Ciò che era avvenuto durante le settimane trascorse via da casa dovrebbe in qualche modo mantenersi: se si partecipava tutti insieme all’organizzazione delle giornate, magari scegliendo a turno la spiaggia da visitare o l’escursione da fare, perché non mantenere l’abitudine anche in città, scegliendo cosa preparare per cena o cosa fare durante il fine settimana?
Passando all’atto pratico, inoltre, è bene cominciare ad anticipare gradualmente la messa a letto, per non arrivare la sera prima dell’inizio della scuola con i bambini carichi come molle e svegli come grilli perché ancora abituati a ritmi estivi.
In questo, ci possono aiutare le giornate che, anche se ancora miti ed assolate, stanno diventando più brevi e, quindi, in grado di scandire il cambio di orari e di abitudini.
Per evitare di vedere i bambini aggirarsi per casa annoiati o nervosi e sovreccitati, si possono coinvolgere nella preparazione del materiale scolastico o della sacchetta per l’asilo: si sa, le insegnanti, dal nido alla scuola primaria, pretendono che tutto ciò che appartiene al bambino sia etichettato e quindi di lavoro da fare ce n’è.
Armati di scotch e forbici, mettiamoci tutti intorno ad un tavolo e passiamo in rassegna quaderni, penne, matite, scarpe per la ginnastica e lenzuoli per il riposino pomeridiano e contrassegniamoli con il nome. In questo modo, un po’ di tempo passerà e alla fine ci si accorgerà di essersi divertiti.
Durante le vacanze, inoltre, si cresce, sia fisicamente sia mentalmente, perciò occorre aprire l’armadio e dare un’occhiata anche alle scatole dei giochi. Ci sarà sicuramente qualcosa da buttare o da mettere da parte, e anche in questo caso ci sarà bisogno della collaborazione dei bambini, i quali, anche se all’inizio si mostreranno riluttanti, poi si divertiranno e si sentiranno importanti, partecipando in prima persona al restyling del guardaroba e della loro cameretta.
In vacanza, si sa, non sempre si mangia sano, o comunque non si sta attenti alle quantità di frutta e verdura che si dovrebbero assumere. Dopotutto, si parte proprio per staccare la spina da tutto, e vivere le giornate con maggiore leggerezza. Ma, una volta tornati a casa, è bene ripristinare le buone abitudini anche in cucina, e reintegrare tutto ciò che era stato trascurato o accantonato.
Se le vacanze hanno segnato un aumento del tempo trascorso all’aria aperta, perché non farlo anche a casa, finché l’ora legale e il clima non lo permettono? Oltre a stare lontani da televisione, giochi elettronici e computer, i bambini potranno così prolungare l’aspetto “sano” che il sole e il mare hanno regalato, favorendo una maggiore protezione contro raffreddori e influenze che, generalmente, colpiscono con l’inizio dell’autunno.
E poi, occorre ripristinare tutte le buone, buonissime abitudini che scandivano la stagione scolastica, quelle che sono in grado di rassicurare i bambini come una fedelissima coperta di Linus.
Vera MORETTI
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