Il rapporto di Leonardo DiCaprio con la statuetta così tanto simile allo zio della segretaria dell’Academy, Margaret Herrick, è sempre stato, fin dagli esordi, non propriamente fortunato. Non riuscì ad ottenerla poco meno che ventenne in Buon compleanno Mr. Grape di Lasse Hallström, dove interpretava un ragazzo handicappato accanto a Johnny Depp e Juliette Lewis, dovendosi inchinare al Tommy Lee Jones de Il fuggitivo nella categoria dedicata al Miglior attore non protagonista. Neppure candidato per il suo Jack Dawson nel Titanic di James Cameron, vide sfumare il sogno dell’Oscar anche nel 2005 per l’interpretazione del leggendario Howard Hughes, aviatore e produttore cinematografico, nel biopic The Aviator di Martin Scorsese, quando a venir premiato fu l’intenso Jamie Foxx per Ray questa volta nella categoria maschile più importante. Nel 2007 invece fu Forest Steven Whitaker a trionfare portandosi a casa la statuetta per la partecipazione a L’ultimo re di Scozia, soffiandola a Leo candidato per Blood Diamond – Diamanti di sangue di Edward Zwick. Quest’anno ci riprova nelle vesti del miliardario e cocainomane Jordan Belfort in The Wolf of Wall Street, sempre del suo alter ego Scorsese, ma ancora una volta l’epilogo non è dei più scontati.
Nella categoria dedicata al Miglior attore protagonista, quest’anno DiCaprio dovrà vedersela soprattutto con un Matthew McConaughey dimagrito 23 kg per interpretare Ron Woodroof, rude texano omofobo malato di AIDS negli Stati Uniti di fine Anni ’80 in Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée. Affiancato da un altrettanto impressionante Jared Leto, candidato dall’Academy come Miglior attore non protagonista, l’ex re delle commedie romantiche, convertito alle pellicole impegnate da William Friedkin che lo scelse nel 2011 per Killer Joe, per questo ruolo si è aggiudicato il Golden Globe e alla prima candidatura all’Oscar punta subito dritto al riconoscimento più importante.
Anche Christian Bale potrà contare su una trasformazione fisica impressionante per tentare di convincere i giurati dell’Academy: ingrassato di 20 kg per interpretare il faccendiere innamorato di Amy Adams, prima ricercato poi complice di Bradley Cooper in American Hustle – L’apparenza inganna, per tentare il bis della statuetta ottenuta tre anni or sono, quella volta come non protagonista, per il pugile Dicky Eklund in The Fighter.
Forte del successo internazionale di 12 anni schiavo, terza pellicola dell’estremo Steve McQueen e grande favorito per il successo finale nella categoria dedicata al Miglior film, Chiwetel Ejiofor , figlio di immigrati nigeriani di etnia igbo, è il protagonista Solomon Northup durante la prima della guerra di secessione americana costretto per anni alla schiavitù.
Outsider nella categoria il protagonista di Nebraska Bruce Dern, già vincitore del premio per la Miglior interpretazione maschile nell’ultima edizione del Festival di Cannes.
Dopo quattro candidature svanite sul più bello sarà finalmente l’anno di Leo?
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Jacopo MARCHESANO