Ci sono alcune date, durante l’anno, che promuovono variazioni della Giornata del cioccolato locale, nazionale o internazionale – la nostra ricerca ci porta a credere che questa sia la vera, definitiva, purista “Giornata del cioccolato”, quindi al diavolo la dieta e via libera a cacao, ricco , cioccolato fondente al latte, alle mandorle o alle nocciole…
Chocolate Day è a dir poco un tributo speciale alla più grande invenzione culinaria dell’umanità. Con buona pace della pizza e della pasta. Il cioccolato può migliorare e aiutare a creare i dessert più lussuosi e può anche essere gustato e gustato da solo.
Un po’ di storia
La storia del cioccolato risale a circa 2.500 anni fa. Gli Aztechi adoravano il cioccolato liquido appena scoperto nella misura in cui credevano che il dio della saggezza, Quetzalcoatl, lo concedesse a loro. I semi di cacao hanno persino agito come una forma di valuta.
A quei tempi, il cioccolato era amaro, divenne dolce nell”Europa del XVI secolo, e catturò l’attenzione delle masse diventando una delle prelibatezze preferite da molte famiglie.
Molte attuali aziende produttrici di cioccolato hanno iniziato a produrre nel XIX e all’inizio del XX secolo. Cadbury iniziò in Inghilterra nel 1868. E poi, 25 anni dopo, Milton S. Hershey, acquistò attrezzature per la lavorazione all’Esposizione colombiana a Chicago, ora è uno dei più grandi e conosciuti creatori al mondo.
Mentre in Italia, a Torino per la precisione, nell’Ottocento, viene inventata la macchina per raffinare la pasta di cacao e miscelarla con zucchero e vaniglia.
E’ il primo passo verso la nascita del prodotto “industriale”: Michele Prochet creò la pasta gianduja, unendo al cacao un prodotto locale più economico, la nocciola, (per essere precisi la Tonda Gentile del Piemonte) e insieme a Paul Caffarel inizia a produrre i famosi giandujotti; aprirono aziende e laboratori ancora oggi sinonimo di cioccolato come la Baratti&Milano, Venchi e più tardi, Streglio, fino a Guido Gobino. Per quanto riguarda le produzioni più industriali la Perugina aprì nel 1907 e solo nel ’46 la Ferrero di Alba.
Ma ci stiamo dimenticando di un prodotto di nicchia, ma davvero delizioso, quello di Modica. Impossibile non citare Bonajuto. Per ritrovarne le origini occorre andare molto indietro nel tempo. Arriviamo al Cinquecento. Questo cioccolato è un discendente diretto delle antiche ricette atzeche importate insieme al cacao dagli spagnoli. E’ diverso, presenta una consistenza sabbiosa, ma certo non meno delizioso dei precedenti.
Quindi, come non celebrare la giornata del cioccolato?
Un’ unica domanda, perché mai far cadere in estate la giornata del cioccolato che a gran voce chiama il freddo?
Silvia GALLI