Orgasmo precoce? A quanto pare non è più un problema “per soli uomini” perché una ricerca, condotta dall’ospedale Magalhaes Lemos di Porto, in Portogallo, ha dimostrato come a soffrirne siano anche le donne.
E non si tratta di un gruppo sparuto di “contagiate” ma del 40% delle donne interpellate e nel gruppo di queste 510 pazienti ben il 3% ha rivelato che si tratta di un problema cronico. Insomma, la precocità nel terminare il rapporto sessuale non è più prerogativa maschile, il “mordi e fuggi” sotto le lenzuola sta diventando un problema anche femminile.
Sembra strano tutto ciò, ma è la verità. Che la vita frenetica delle nostre giornate lavorative si stia trascinando anche in camera da letto? A quanto pare sì, e se una volta il problema cardine della sessualità femminile era come raggiungere il tanto sospirato orgasmo, ora è come evitare di arrivare all’apice del piacere troppo presto.
Insomma, le abitudini cambiano e ciò influenza anche le nostre abitudini sessuali e se un passo avanti è stato fatto, e l’orgasmo non è più uno sconosciuto per le donne, come evitare di non incappare nel problema inverso? Anche perché coloro che soffrono di questo problema manifestano gli stessi disagi di frustrazione e insoddisfazione lamentati dagli uomini con disturbi di eiaculazione precoce.
Il dottor Serafim Carvalho, che ha condotto questo studio, ha dunque aperto il dibattito riguardo un problema che finora era stato ignorato. Ci auguriamo vengano promosse ulteriori ricerche per risolvere questa disfunzione femminile che sta diventando un problema sempre più attuale e pressante.
Vera Moretti