Con l’autunno vien voglia di stare in casa e, invece che andare al ristorante, stante anche la situazione attuale, ricevere -pochi – amici per cena.

La voglia è spesso anche di avere una tavola nuova e moderna. E chi l’avrebbe mai detto che moderna in questo momento significa vintage anni 60?

Stiamo parlando niente meno che del lattugaware letteralmente trend lattuga, spieghiamoci meeglio.

Avete presente tutti quei – brutti- piatti, che si vedono nei mercati rionali o dell’antiquariato che scimmiottano, pomodori, peperoni, sedani ed altri ortaggi? Sì? Non spaventatevi, non stiamo cercando di convincervi che sono belli, ma sono una imitazione di un servizio, quello sì, molto bello di Dodie Tahyer.  Talmente bello che è stato venduto da Sotheby’s per 60 mila dollari (107 pezzi)

Sono pezzi, ammettiamolo, al limite del kitsch risalenti a fine  anni ’60, quando il designer ha cominciato a fabbricare – a mano – le sue ceramiche usando calchi di foglie di lattuga reali e cuocendoli in un forno nel garage di casa. Oggetti da collezione si n da subito per  Jacqueline Kennedy e Brooke Astor, e pubblicati dalle più prestigiose riviste di arredamento e di Interior design.

Sulla falsa riga di quelli di Dodie Tahyer oggi sono tanti ad aver prodotto prodotti a tema, a partire da Tory Burch, sì proprio quella delle scarpe, che ha disegnato una teiera lattugaware in tonalità rosa pallido ai più semplici, venduti – fino a poco tempo fa, ora introvabili, su Amazon.

E per chi volesse avere solo un pezzo in stile senza dover ricorrere a un mutuo per acquistarlo, la soluzione è ancora una volta Ikea. Già, perché in tempi non sospetti, ossia un paio di anni fa almeno, la casa svedese ha proposto SMAKBIT, un piatto da portata ovale che invece che la foglia di lattuga ricorda quella del cavolo, ma diciamo la verità, l’effetto non è per niente male!

Silvia GALLI 

photocredit altervista.org