Ah, quel dolce limbo in cui l’idea di fare una cosa diventa più attraente del farla davvero. Rimandare è un’arte in cui molte di noi eccellono, che si tratti di rispondere a quell’email di lavoro o finalmente iniziare la dieta promessa il primo di gennaio…di tre anni fa. E ammettiamolo: anche solo decidere di affrontare un problema a volte sembra più faticoso del problema stesso. Ma perché ci comportiamo così? E, soprattutto, come possiamo trovare una via d’uscita? Perchè ci ritroviamo a procrastinare invece che agire subito?

Se persino il grande Amleto di Shakespeare si è fermato a chiedersi “Essere o non essere?” senza mai prendere una decisione, figuriamoci noi comuni mortali. Le ragioni per cui procrastiniamo possono essere complesse, ma la buona notizia è che c’è speranza di “spuntare dalla mente” quella lista di cose da fare che ci perseguita.

Perché procrastiniamo?

Prima di tutto, capiamo una cosa: procrastinare non è questione di pigrizia. Anzi, spesso nasconde meccanismi psicologici più sottili e raffinati, tipo cercare scuse raffinate per evitare il caos. Prendiamo ad esempio la famosa Holly Golightly di Colazione da Tiffany. Dietro il suo glamour e la sua nonchalance, c’è una donna che passa il suo tempo a scappare dai problemi e dalle decisioni importanti, fino a quando non può più ignorarli. Rimandare è la sua protezione contro il dolore dell’incertezza e il rischio di fallire. Ed è esattamente ciò che accade anche a molte di noi.

La procrastinazione è spesso legata alla paura di sbagliare o, al contrario, al perfezionismo. Magari ci diciamo che non inizieremo quel progetto perché aspettiamo “il momento giusto” (spoiler: non esiste), o perché abbiamo paura di non farlo perfettamente. Così finiamo per rimandare all’infinito.

Altre volte, è pura e semplice overwhelm: quella sensazione di trovarsi di fronte a una lista di cose da fare lunga come Guerra e Pace e non sapere da dove cominciare. La nostra mente va in tilt e, invece di affrontare il problema, preferiamo rimandarlo, dedicandoci a qualsiasi altra attività irrilevante ma rassicurante (tipo riordinare l’armadio… ancora).

Perché spuntare le proprie ‘liste mentali’ fa bene

Se ti sei mai trovata a rimandare una cosa per giorni (o settimane…o mesi) e poi finalmente l’hai fatta, saprai quanto sia liberatorio. È un po’ come dopo aver scalato una montagna (ok, magari una piccola collina, non esageriamo). Il senso di soddisfazione che provi è quasi tangibile, come se avessi tolto un macigno dalle spalle. Qui entra in gioco la psicologia. Portare a termine i compiti, anche i più banali, attiva una sorta di ricompensa neurale che ci fa sentire bene con noi stesse. È come se il nostro cervello ci dicesse: “Brava, ce l’hai fatta!”. E questo crea una sorta di ciclo positivo che rende più facile affrontare le sfide successive.

Inoltre, liberare la mente dai “to-do” è fondamentale per ridurre lo stress. Se accumuliamo troppe cose da fare senza mai affrontarle, viviamo costantemente sotto una nuvola di ansia latente. E la nostra salute mentale, come quella fisica, ne risente.

Come smettere di procrastinare (o almeno di farlo di meno)

D’accordo, non possiamo diventare tutte delle macchine precise e produttive, ma qualche strategia per migliorare esiste. Ecco alcuni consigli pratici che possono aiutare a trasformare la procrastinazione da nemica a semplice conoscente occasionale.

Fai una lista realistica: Non lunga quanto la Bibbia. Dividi le attività in piccoli step e comincia, uno alla volta. Quando spuntiamo le cose da fare, anche le più piccole, ci sentiamo già meglio.

Adotta la regola dei 5 minuti: Se qualcosa ti sembra impossibile, comincia dicendoti che lavorerai su di essa solo per 5 minuti. Questo trucco spesso aiuta a superare il blocco iniziale, e ti ritroverai a farlo molto più a lungo senza nemmeno accorgertene.

Sii gentile con te stessa: A volte rimandiamo perché abbiamo paura di fallire. Ricordati che non devi essere perfetta, e che è normale sbagliare. Come diceva Samuel Beckett, “Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Trova una routine: Se rimandi certe attività perché ti sembrano noiose, cerca di integrarle in una routine che ti piaccia. Magari con una bella playlist in sottofondo, come farebbe Bridget Jones mentre cerca di dare una svolta alla sua vita.

Identifica le tue scuse preferite: Sai quali sono le tue classiche giustificazioni per non fare le cose? Una volta riconosciute, sarà più facile smascherarle quando si presentano.

Procrastinare o non procrastinare: Essere “presenti”

Come nella vita dei protagonisti dei grandi romanzi, le decisioni che prendiamo oggi determinano chi saremo domani. Procrastinare è normale, umano e persino un po’ affascinante, ma vivere in bilico tra il “farò domani” e il “ci penserò dopo” può impedire di vivere appieno il presente. E alla fine, come direbbe Scarlett O’Hara in Via col vento, “domani è un altro giorno”… Ma perché aspettare sempre il domani quando oggi possiamo iniziare a spuntare quella lista?

MaZ

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