L’abbiamo già detto che questo sarà un Natale – così come son stati gli ultimi dieci mesi- diverso? Sì? Beh se non l’abbiamo detto noi l’hanno detto talmente in tanti che rischieremmo solo di ripeterci.
Hanno dichiarato l’Italia zona gialla praticamente dappertutto da una manciata di ore e già stanno parlando di lockdown per le feste.
CI hanno proposto un cashback di Natale pur di non incentivare lo shopping online… ma come dobbiamo fare per acquistare gli immancabili regali di Natale?
CI ha pensato Benedetta Dubini rispolverando con grande successo un’idea di un paio d’anni fa. L’idea le era venuta in mente in estate, parlando con amici francesi, ma a dirla tutta non ci aveva creduto molto, almeno fino allo scorso autunno.
Ad ottobre infatti, Benedetta con la sua amica Fiorenza Maga volevano organizzare un mercatino di artigiani, ma vista la situazione allarmante hanno pensato di desistere e hanno “ripiegato” per così dire sulla versione digitale.
Abbiamo intervistato Benedetta Dubini su questo progetto che sta riscuotendo notevole successo.
CI spiega di che cosa si tratta?
“Pink Egg, questo il nome del gruppo che vive di una pagina Facebook, è un raduno di artigiani che espongono i propri lavori. Ci tengo a sottolineare che quello che offro io è una vetrina, null’altro. Non ci sono implicazioni differenti e, per ora nemmeno alcun guadagno. Con la mia amica Fiorenza abbiamo creato una sorta di comitato scientifico che sceglie gli artigiani che partecipano e che devono essere votati all’unanimità”
In che senso sceglie chi partecipa?
“Beh quello che abbiamo creato è un club e i membri devono avere certe caratteristiche. Vogliamo che siano presenti diversi tipi di venditori,, che siano esposte categorie merceologiche piuttosto varie e, soprattutto che lo standard qualitativo sia molto elevato.”
Che caratteristiche deve avere l’artigiano iscritto a Pink Egg?
“Deve assolutamente fare il lavoro da sé, produrre e creare, a casa propria o in un laboratorio. Non deve avere un negozio o una vetrina su strada, non deve essere un rappresentante, ma deve essere una persona che porta a far conoscere la propria arte.ì”
Che cosa si vende su Pink Egg?
I nostri 85 artigiani vendono proprio di tutto: dai bijoux ai gioielli, dai saponi alle calzature, dagli oggetti d’arredo alle marmellate. C’è una persona che ha tre pecore e con la nana di queste confeziona sciarpe bellissime. C’è un artista he con i gusci di lumaca o con i gomitoli crea quadri. Una signora di Varese crea e vende i Kokedama, dei particolarissimi bonsai molto facili da mantenere. C’è chi dipinge le calzature e chi crea braccialetti con materiale da fonderia. E ogni giorno c’è qualcuno che desidera iscriversi al nostro club.
E’ un peccato che Natale sia quasi alle porte e che si possa godere di questo gruppo solo più per pochi giorni…
Ma assolutamente no! PinkEgg non è un mercatino natalizio, a questo ci teniamo particolarmente ! Pink Egg nasce come raduno, come vetrina, non solo per Natale. In un mondo in cui siamo così standardizzati, avere la possibilità di acquistare da artigiani può fare la differenza, anche a febbraio, mica solo per i regali di Natale!
Ci spiega come è nato il nome di Pink Egg?
Ritorniamo all’inizio l voler creare un raduno, un incubatore di creatività, ho pensato all’uovo, poi a dirla tutta io pensavo di essere meno banale colorando un uovo di rosa e dicendo che la creatività è femmina, ma non è del tutto vero. Come dicevo prima abbiamo artisti eccezionali e la distinzione di genere è fuorviante.
Quale futuro per Pink Egg?
Per ora rimane così, ogni giorno scegliamo qualche artigiano da aggiungere e andiamo avanti, poi, quando si potrà, torneremo anche dal vivo, come piace a noi e poi.. chissà che non diventi un lavoro vero e proprio e non solo una vetrina gratuita?
Noi glielo auguriamo davvero, perché ci sembra un ottimo compromesso per evitare gli acquisti solo online e il riversarsi nei centri cittadini, se poi gli artigiani si dotano di strumenti come Satispay viene fuori anche il cashback di Natale!
Silvia GALLI
SU Facebook Pink Egg il contenitore della creatività