di Erika POMPILI
Dio ci tolga anche il sesso, ma non lo Smartphone. Questo sembra essere il motto delle donne di oggi.
Il sondaggio condotto su 2000 donne dalla nota rivista Cosmopolitan America ha infatti rilevato che per una su cinque sarebbe preferibile passare una settimana senza erotici menage tra le lenzuola piuttosto che dover rinunciare per sette lunghi giorni ad accedere a Facebook.
Stesso risultato per l’indagine condotta da Harris Interactive per la teconologica Intel: il 46% delle donne intervistate ha risposto che riuscirebbe senza problemi a non fare sesso per 15 giorni, ma mai e poi mai starebbe lo stesso tempo senza potersi connettere alla rete.
Sarà grave? Io credo di no. La piazza virtuale dei Social Network ha reso nuovamente realtà il bisogno delle donne di comunicare. Mentre qualche decennio fa le madri di famiglia passavano le giornate impegnate nelle faccende domestiche, in un contesto amichevole di paese, ora siamo tutte stressate, di corsa, costrette in ufficio oltre otto ore al giorno e senza la possibilità di poter condividere in nostri piccoli guai, le preoccupazioni o i traguardi.
Forse non è cambiato nulla in fondo, forse invece che organizzare il the con le vicine e la festa coi bambini del quartiere, ora si contattano le amiche online, si cerca su Tripadvisor un bel locale che serva l’aperitivo fino a tardi e si raccolgono le presenze con un evento su Fb.
Semplicemente è cambiato il mezzo, ma non la sostanza. Perché il vero bisogno delle donne, attorniate da uomini sempre più indaffarati, stressati, calcio-dipendenti e pornofili, è poter condividere la notizia di un paio di scarpe nuove o di una storia sentimentale appena cominciata.
Si perché in realtà le donne, su Facebook, parlano di amore, di sesso, di uomini…
Ne parlano perché non capiscono, non si sentono comprese, accettate, amate. Forse è solo per questo che preferiscono urlare al web aforismi romantici, piuttosto che mendicare un po’ d’amore rischiando di ferirsi l’anima.