E così anche questa quarta serata di Sanremo 2021 vede protagoniste le donne. Ma no. Non nel modo in cui vorremmo vederle protagoniste noi. Si parla ancora del loro corpo. Di chi è dimagrita, di chi è ingrassata. Si parla ancora del suffisso per determinare la loro professione, ribadendo che se una secolare tradizione linguistica vuole il suffisso maschile, allora è giusto così. Mandando all’aria anni di lotte serie per modificare un lingua maschilista, decisamente anacronistica. Per non parlare di certi lenti, infiniti monologhi infarciti di retorica, che perpetrano il mito della sofferenza per arrivare. Esatto. Le donne per arrivare devono soffrire. Anche basta.
Lo specchio di un Paese conservatore
Sappiamo bene che l’Italia è un Paese conservatore, lento nelle trasformazioni, che ha paura dei movimenti radicali (basti pensare a quanto correnti letterarie tormentate e dai sentimenti forti come il Decadentismo si siano espresse qui in modo estremamente mitigato), ma sarebbe forse giunto il momento di cambiare davvero qualcosa. Ce lo aspettiamo. I tempi sono maturi per farlo. E invece, ancora, questo Festival ci rimanda l’immagine di un Paese vecchio, retorico, che riduce le donne a meri cartonati, accompagnatrici di due uomini che non vogliono cedere il passo.
Sarebbe meglio dare spazio alla musica che dovrebbe essere la vera protagonista di questo Festival e non perdere tempo con siparietti e gag che non fanno ridere nessuno. Anche e soprattutto perché orfani di pubblico sono ancora meno efficaci. Torniamo pertanto alla competizione musicale e concentriamoci su questo. Poche battute tra Amadeus e Fiorello, prima di presentare Beatrice Venezi, giovanissima direttrice (sì, direttrice) d’orchestra di fama internazionale con già alle spalle una carriera che l’ha portata a ricoprire incarichi prestigiosi in tutto il mondo, e la quarta serata di Sanremo 2021 prende il largo rapidamente.
Quarta serata di Sanremo 2021
Questa sera la gara, che vede protagoniste le nuove proposte, entra subito nel vivo. Ad inaugurare la competizione, i ricci e la voce di Davide Shorty, dato per favorito alla vittoria dai bookmaker, che arriva sul palcoscenico dell’Ariston direttamente da X-Factor. In un ritmo incalzante di note e musica, seguono Folcast cantautore romano classe 1992 con Scopriti, e Gaudiano con un intenso brano autobiografico. Chiude la prima competizione della quarta serata di Sanremo 2021, Wrongonyou con Lezioni di volo: voce straordinaria e canzone dalle sonorità tipicamente sanremesi.
Il vincitore delle giovani proposte
Al quarto posto si classifica Wrongonyou, terzo posto per Folcast. Vince un commosso Gaudiano che supera con una zampata felina il favorito Davide Shorty e dedica la vittoria alla sua famiglia e al padre scomparso due anni fa. Ma “La serata è appena iniziata” dice Amadeus – e sembra una minaccia – prima di proclamare il vincitore di Sanremo Giovani. Proclamato il vincitore fra i giovani, la quarta serata di Sanremo 2021 prosegue ad un inaspettato ritmo rapido (sono stati recuperati, fortuna nostra, ben 45 minuti rispetto alla scaletta).
Quarta serata di Sanremo 2021: I Big in gara
I big si avvicendano sul palcoscenico dando la migliore versione di se stessi. Poche sbavature nelle interpretazioni, performance più forti. Aiello, diventato un meme sui social dopo la sua prima accorata, anzi urlata, esibizione, è più pacato e ci piace di più. Questo tuttavia non basta a fargli recuperare posizioni nella classifica provvisoria dove resta ultimo. I Coma_Cose continuano a stracciarci il cuore con il testo della loro Fiamme negli occhi, ma anche e soprattutto guardandosi – appunto – negli occhi in un modo che ci fa sperare che l’amore vero esiste e ha proprio questa forma qui. Grande protagonista della serata, amatissima sui social, è Madame. Un carisma straordinario, un pezzo forse non all’altezza dei suoi, ma una voce che cattura e incanta, così come la sua esibizione. Per un problema tecnico (quest’anno pare non ne vada bene una) sentiamo Francesca Renga cantare due volte. Una ci bastava.
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Amatissimi dalla critica Colapesce e Dimartino (per cui i critici musicali auspicano almeno il Premio Mia Martini). Canzone bella e orecchiabile. Loro bravi davvero. Bravi anche a ispirarsi poco liberamente alle note di canzoni ben note. Impossibile non accorgersi, infatti, che l’intro di Musica leggerissima sia pressoché identico a Figlio di un re di Cesare Cremonini, ma ancora di più a We are the people degli Empire of the Sun.
Arisa si conferma, ancora una volta, la straordinaria interprete di sempre. La sua voce è una delle più belle del panorama musicale italiano, così come quella di Noemi, che nella classifica generale provvisoria (frutto della Giuria Demoscopica, del voto dell’orchestra e della sala stampa) si piazza decima. Di gran classe l’esibizione di Malika Ayane che, raffinatissima, si muove a suo agio su un palcoscenico che sembra appartenerle da sempre. Potente e precisa la performance di Annalisa, tra le candidate alla vittoria, insieme ad Ermal Meta che si esibisce in serata tardissima e che si conferma ancora primo nella classifica provvisoria.
Gli ospiti
Tra gli ospiti di questa quarta serata di Sanremo 2021 – oltre a Mahmood che dopo due anni torna sul palco dell’Ariston con un medley emozionante -, apprezzata l’esibizione di Alessandra Amoroso ed Emma Marrone. Ma ancora più apprezzato è l’omaggio della coppia Amoroso – Gioli alle maestranze dello spettacolo: “Molti si sono dovuti reinventare, ma non hanno perso la speranza della dignità del loro lavoro. Sono quelli che rimangono nell’ombra quando le luci si accendono. Ma il lavoro è un diritto di tutti e non un colpo di fortuna“.
Pinella PETRONIO
(Credit ph. cover @coma_cose)