Alle 4 italiane Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio, a bordo della navicella Sojuz TmA-15M ha finalmente raggiunto la Stazione spaziale dopo il lancio di ieri sera alle 22.01. «È andato tutto benissimo, abbiamo visto immagini spettacolari, la prima alba e le stelle»: così l’astronauta milanese ha salutato la madre nel primo collegamento dalla Stazione spaziale con il centro di controllo della missione a Mosca. «Sono felice del successo, c’è grande entusiasmo a bordo», ha raccontato la prima astronauta italiana della storia. «Siamo stati accolti da una grande festa a bordo, c’è un buon pasto, era tanto che non mangiavamo».
«L’aggancio è avvenuto in modo perfetto», ha dichiarato Luca Parmitano, astronauta dell’Esa e ultimo italiano nello spazio prima della missione della Soojuz. «Dopo una lunghissima giornata, il momento cruciale dell’aggancio è stato superato e adesso Samantha e i suoi compagni di equipaggio possono godersi un po’ di relax».
E’ cominciata così Futura, la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana che si concluderà nel maggio del prossimo anno. Samantha e i coinquilini all’ Iss, Anton Shkaplerov e Terry W. Virts, rimarranno nello spazio cinque mesi e mezzo.
Samantha Cristoforetti è nata a Milano il 26 aprile del 1977, ma è cresciuta nella provincia di Trento, dove ha conseguito la maturità scientifica prima di laurearsi in Ingegneria meccanica all’Università tecnica di Monaco di Baviera e in Scienze aeronautiche all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli.
Che dire… Buon viaggio!
JM