La terza serata si apre con il padrone di casa Claudio Baglioni che inforcata la chitarra canta Voglio andar via. Sembra davvero così perché poi va via veramente lasciando il posto ai suoi due prodi condottieri Hunziker e Favino.
Si comincia con i giovani come un boccone amaro che va buttato giù con un po’ di zucchero. Comincia Mudimbi, è bello e simpatico infatti è lui il primo in classifica della serata, poi si esibisce Eva, ex X Factor del team di Manuel Agnelli, i social la “perculano” per l’abito, ambasciator non porta pena ma non hanno poi così torto. Anche meno Eva, anche meno. Poi arriva Ultimo che non è l’ultimo ma il penultimo mentre l’ultimo è Leonardo Monteiro che è un bel ragazzo nero (ma che gli hanno messo in faccia? Un truccatore da qualche parte sta morendo per questo) che canta Bianca. Ci piacciono i giochi di parole lo avevate notato?
I giovani sono finiti, letteralmente perché adesso tocca a Giovanni Caccamo. Dovremmo amarlo già solo perché a scoprirlo è stato Franco Battiato ma non ce la sentiamo proprio di sbilanciarci così tanto. Lo ascolteremo di nuovo venerdì in duetto con Arisa, magari ci convincerà di più, speriamo.
Arriva Lo stato sociale, l’intonazione non è dalla loro ma almeno questo atteggiamento scanzonato è una boccata d’aria, sembra quasi che sia davvero uno spettacolo. La vecchia che balla c’è anche stasera, sta bene, tranquilli.
E poi arriva Virginia, Virginia Raffaele che è come un caffè al ginseng. Il momento più bello del festival è quando Baglioni imita Virginia che imita Belen. I social la acclamano come salvatrice della patria, regina dell’intrattenimento e se si candidasse il 4 marzo siamo sicuri che vincerebbe.
Dopo Valeria Mazza e la sua clinica della bellezza arrivano i Negramaro i primi ospiti musicali della serata. Momento amarcord con Giuliano che anche lui è stato contagiato dal virus delle giacche coi brillantini. Quest’anno una strage, non si è salvato nessuno.
Arrivano poi Luca Barbarossa ed il duo Enzo Avitabile e Beppe Servillo, entrambi artisti d’esperienza e si vede, e questo è un complimento.
É il momento della gag. Favino indossa il dolcevita nero ed imita Tim Cook, a mo’ di CEO con tanto di telecomando e proiettore per presentare il nuovo BaglionONE. Più che la gag i social non smettono di notare quanto bene parli l’inglese Favino. Sì lo parla bene effettivamente.
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Poi arriva Max Gazzè che canta una canzone tipica di Max Gazzè, e questo è un complimento, molto romantica la sua La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, e poi indossa una giacca tipica di Max Gazzè e questo invece non è un complimento.
Prima o poi dovevano arrivare, e già sono dieci minuti alle undici, con il loro Il segreto del tempo Roby Facchinetti e Riccardo Fogli. Noi questo segreto non lo vogliamo sapere, mantenetelo voi. In questi momenti, ci piacerebbe tanto leggere nel pensiero dei direttori d’orchestra.
Sorvoliamo volutamente sulla gag delle donne sul palco con Michelle, l’intenzione c’era ma il risultato no.
Arrivano Ermal Meta e Fabrizio Moro, reduci dalla sospensione, tornano in gara sostenuti da un esercito di follower di cui noi non facciamo parte, nella maniera più assoluta.
Finalmente abbiamo una donna, celebriamo le donne con il fiore all’occhiello e poi in gara c’è solo Noemi a rappresentare il sesso femminile (4 in totale in gara tra i big!), con una scollatura che farebbe risvegliare anche i Pooh.
E proprio quando ogni cosa sembra perduta torna la speranza di un mondo migliore. Un mondo popolato da Giorgia e James Taylor. Vedi alla voce artisti, talentuosi e appassionati. Sono dei cantanti che sanno davvero cantare e, parafrasando la canzone che hanno interpretato insieme You’ve got a friend, sono amici della musica.
Potevamo chiudere in bellezza così ed invece no arrivano i The Kolors con una canzone ispirata a Frida Kalho, finalmente qualcuno che non è in andropausa. Energici ed entusiasti nonostante sia quasi mezzanotte.
Nonostante sia mezzanotte Gino Paoli ci regala più di un motivo per rimanere svegli. La differenza tra essere grandi d’età ed essere grandi e basta.
Ultimo in gara Mario Biondi, bravo, bene, buonanotte.
Martina ZANGHI’