E’ sicuramente uno dei monumenti più conosciuti al mondo, anche da chi non l’ha mai ammirato dal vivo.
La Tour Eiffel rappresenta, nel nostro immaginario, l’emblema di una città considerata da molti come la più bella e romantica del mondo e, sicuramente, avrà fatto da scenario a tanti scatti che ora troneggiano negli album dei ricordi dei viaggiatori.
Ma, nonostante si pensi di sapere tutto su questa torre, realizzata interamente in ferro e, inizialmente, pensata per l’Esposizione Universale di Parigi e destinata ad essere poi abbattuta, ci sono ancora alcuni piccoli segreti che questo leggendario monumento racchiude in sé.
Il portale Casa.it, ad esempio, ha svelato che in cima a questa struttura alta ben 324 metri si cela un piccolo appartamento, voluto dal suo stesso costruttore, l’ingegnere Gustave Eiffel, che lo utilizzava per ospitare i suoi colleghi ingegneri e scienziati con i quali discuteva di progetti futuri, ma anche per godere di una vista panoramica senza paragoni.
A questo pied à terre non mancava nulla, poiché era dotato di armadi, tavoli in legno e divani in velluto, che sicuramente si potevano trovare in qualsiasi casa parigina della borghesia del tempo, ma che aveva una caratteristica introvabile altrove: essere all’interno del monumento più conosciuto e svettante della Ville Lumiere.
Questi particolari sono stati svelati da Henri Girard nel suo libro “La Torre Eiffel a trecento metri”, tra le cui pagine abbiamo trovato queste parole: “Eiffel ha ricevuto innumerevoli richieste per affittare quello straordinario “pied à terre” rifiutando tutte le offerte perché nessun’altra abitazione avrebbe potuto offrire al suo proprietario un luogo lontano dai rumori e dalla sofferenza umana. Da qui si può guardare sugli splendori di Parigi e di notte cullati dal canto del vento, ci si addormenta con la luce delle stelle eternamente vigili”.
Vera MORETTI