L’acqua è il simbolo del sesso: quale elemento potrebbe d’altronde incarnare la travolgente passione di un rapporto sessuale? Un’onda dirompente, una tempesta marina, lo scorrere scrosciante dei torrenti di montagna, la calma placida del lago dopo l’esplosione orgasmica.
Dopotutto siamo nati in un habitat acquoso, nella placenta, abbiamo “nuotato” per nove mesi prima di vedere la luce, e quello è stato il periodo d’amore più intenso della nostra vita: quindi il ricongiungimento con l’elemento primordiale è un sicuro successo per rendere i rapporti bollenti.
E quale periodo migliore dell’estate per sperimentare nuove sensazioni di sesso liquido?
Al mare, nascosti dietro uno scoglio durante il bagno di mezzanotte, al lago in un’insenatura sabbiosa lontani da sguardi indiscreti, sotto un’avvolegente cascata d’acqua fresca in alta montagna, o semplicemente nella vasca idromassaggio di un albergo con qualche stella in più del solito.
Che il luogo sia naturale o meno l’acqua è un afrodisiaco potente che vi permetterà di scoprire posizioni mai provate e di amplificare il piacere in maniera alquanto singolare.
La pelle che scivola a contatto grazie al lubrificante naturale, l’odore della pelle che si scioglie tra le gocce, i capelli bagnati e il rumore dello scroscio più o meno potente non possono che farvi sognare.
Che il vostro desiderio sia spento da tempo, o che vogliate semplicemente provare qualcosa di nuovo per unirvi ancora di più, il sesso acquatico è assolutamente da provare.
Ricordatevi solo che l’acqua tende a non andare d’accordo coi profilattici, e che il cloro della piscina può irritare le mucose. Meglio, poi, scegliere un posto appartato e dove tocchiate entrambi, per evitare spiacevoli inconvenienti.
Che siate al mare, in montagna o in una città d’arte, godetevi un momento di pace nell’elemento primordiale: concedetevi assieme un bagno tra le onde, nelle bolle dell’idromassaggio, sotto il getto della doccia o sul bagnasciuga. Nulla è più romantico e sensuale di fare l’amore avvinghiati e bagnati sotto il sole o la luna.
Erika Pompili