Col timer. Ogni rapporto dura infatti in media… beh… circa due minuti.
120 secondi, avete letto bene. Alla faccia delle maratone del sesso e della voglia matta di farlo sempre, ogni prestazione può essere comodamente cronometrata. E lascia insoddisfatti il 70% dei nostri connazionali.
Ma si sa che le statistiche mentono, perché c’è sempre chi eccelle e chi tira giù i risultati. Fatto sta che una coppia su quattro, nel Belpaese, ammette di non riuscire in alcun modo a superare i fatidici 120 secondi di “piacere”.
Il problema, ovviamente, è l’eiaculazione precoce, che colpisce un numero esorbitante di maschietti dalla giovane età a quella adulta, senza che però nessuno decida di farsi aiutare.
Il risultato sono coppie frustrate, che provano e riprovano a regalarsi un rapporto soddisfacente settimana dopo settimana, mese dopo mese, scontrandosi di volta in volta con la gravità di un problema di salute: la media di rapporti così alta è infatti anche dovuta ai tentativi di appagamento di coloro che rifiutano di ammettere il problema.
Basterebbe un consulto medico in più per mantenere la quantità delle prestazioni (e perché no?!) e aumentare decisamente la durata. Ma per rivolgersi allo specialista bisogna innanzitutto ammettere di averne bisogno e poi trovare il coraggio. Niente è impossibile, e ne vale veramente la pena.
Erika POMPILI
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