Sembrerebbe di sì, a giudicare dai risultati raccolti dagli scienziati americani: le maratone sessuali di ore ed ore stile film porno richiedono una preparazione atletica da Olimpiade e sfiancano all’inverosimile (questo lo sapevamo anche senza rivolgerci agli illustri ricercatori) ma… Dieci minuti non saranno un po’ pochi?

Secondo lo studio due minuti sono decisamente scarsi, tra tre e sette si scende a compromessi, metre oltre i tredici si sfiora l’effetto soporifero: la media perfetta rimane quindi dieci minuti esatti. Il tempo di abituarsi all’idea.

Secondo lo psicologo Eric Corty, professore associato alla Penn State University e collaboratore nel progetto di ricerca, anche se tutti noi agognamo a notti di sesso selvaggio che finiscono solo alle luci dell’alba… in realtà, se succedesse davvero, cadremmo al suolo stremati dopo poco. O peggio ci addormenteremmo.

Ok che le sessioni di sesso infinito con uno dei due partner che non riesce a raggiungere l’orgasmo in nessun modo e continua a tentare per ore sono un vero e proprio smacco dal punto di vista dell’autostima (e lasciano fisicamente provati), ma non facciamo di tutta l’erba un fascio.

La durata ideale di un rapporto non esiste: dipende dal tempo a disposizione, dalla location, dal numero di volte consecutive, dall’intimità e sì, dal livello di stanchezza di entrambi.

A volte desideriamo con tutte noi stesse una sveltina piccante, altre non vediamo l’ora di passare tutta la notte tra le lenzuola. E dopo dieci minuti, chi si addormenta deve aver esagerato col Lexotan.

Erika POMPILI

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