Se pensate di approcciare un articolo sul tema del famoso libro ci spiace deludervi: qui parliamo davvero di sfumature di colore!
Con il suo libro “El Lenguaje del Color”, lo scrittore spagnolo Juan Carlos Sanz fu il primo a parlare dello studio dei colori e di come vengono nominati nelle diverse lingue del mondo. Aneddoti legati a secoli di cultura e di storia si nascondono nel modo di raccontare i colori.
I più vecchi…
Uno dei più antichi colori in inglese è il bole, che risale al tredicesimo secolo e deriva da un particolare tipo di argilla armena. Molto lontani nel tempo sono anche, per ovvie ragioni, l’Egyptian blue e il Tyran purple.
Il Lincoln green, non ha nulla a che fare con il presidente degli Stati Uniti. Ha preso il nome dalla città inglese di Lincoln, la quale, nel Medioevo, produceva grandi quantità di vestiti di lana tinti di questo verde molto simile al nostro verde bottiglia.
I più nuovi…
Ai giorni nostri, nel 2019 Google ha definito il colore del robottino Android come Android green. Già qualche anno prima si è iniziato a parlare di Samsung blue, Twitter blue e Nintendo red.
A decidere quale sia il “vero” colore blu è stata la University of California di Los Angeles, che ha coniato l’espressione true blue per riferirsi alle divise dei suoi atleti.
Il linguaggio dei fiori
Sono molti anche i colori che prendono il nome dal mondo dei fiori. Eccone alcuni esempi: tulip (un rosa “tulipano” molto simile al nostro rosa salmone), orchid orchidea, wisteria glicine e golden poppy (che però si riferisce ai papaveri della California e quindi indica un bel giallo dorato e non un rosso).
A tavola!
Molti anche i colori che possiamo trovare sulle nostre tavole, come il tomato sauce (salsa di pomodoro), il sage (salvia), il roast coffee (caffè tostato), il chestnut (castagna), l’asparagus (asparago) il watermelon (anguria), il ripe mango (mango maturo) e il cotton candy (zucchero filato).
Per non parlare del “rosso Coca Cola” (red cola),che ha spopolato quest’estate grazie al tormentone di Orietta Berti, Fedez e Achille Lauro, che in Inghilterra spopola da ben prima.
Pronte a fare shopping oltre Manica scegliendo il colore giusto?
Silvia GALLI