Un figlio che racconta un padre. Fuori dal comune, geniale, complicato, talvolta lontano, talvolta troppo presente. Walter Chiari e Simone Annichiarico. Il più grande mattatore della tv italiana, l’indimenticabile ‘Sarchiapone’ e il figlio, Simone, volto conosciuto dal grande pubblico per la sua partecipazione al talent show campione d’ascolti del 2012 “Italia’s Got Talent” al fianco di Belen Rodriguez.
Si chiama “Walter e io. Ricordi di un figlio” il libro che Simone ha scelto di dedicare a papà a 20 anni dalla morte, e che sarà nelle librerie dal 21 febbraio. Un viaggio che racconta una vita, un’amicizia, un rapporto padre e figlio intenso e meraviglioso nella sua complessità e difficoltà. Un padre che sa stupire sempre, uno di quelli che ti tira fuori dal cappello incontri da lasciare senza fiato, da Macario a Roger Moore, da Gino Bramieri a Gene Hackman, fino a Ugo Tognazzi.
Un papà che un giorno torna a casa e al figlioletto, che è ormai un ragazzino, dice “domani si parte per l’Australia”, e così, da un momento all’altro, Simone si ritrova dall’altra parte del mondo, un luogo che gli resterà per sempre nel cuore, per il fascino e la paura suscitati dalla pesca allo squalo.
Un papà che ‘è proprio come si vede sulle scene’, sempre con la battuta pronta, sempre pronto a scherzare, anche della morte e che vorrebbe sulla lapide la frase “non preoccupatevi, è solo sonno arretrato”. Walter Chiari era così, semplice e complicato, irrequieto e improvviso, con un’urgenza di vita che traspariva in ogni suo gesto: tutti lo vogliono, ma lui è maestro nell’arte della fuga, nel mischiare le carte, ancora una volta, di nuovo. Per ricominciare da capo.
Un libro che è un compendio di una vita trascorsa insieme, diluita in centinaia di aneddoti ed episodi ripescati dalla memoria. Un abbraccio grande a papà, all’indimenticabile Walter.
Silvia GALLI