Di solito ci si ritrova in una flirtationship se uno dei due è già impegnato, se c’è una grossa differenza d’età, se si tratta di un amico di un’amica o di un suo parente, oppure un collega, un tutor o un vicino di casa. Sono quelle situazioni “strane” nelle quali ci si continua ad incontrare e salutare e parlare e flirtare senza mai giungere a un dunque, perché la situazione spaventa o è troppo complicata da gestire.

Si condividono quindi le cose quotidiane, i sogni, i progetti, i desideri, ci si sente/vede spesso, ci si abbraccia, coccola, sfoga, ma tutto questo non oltrepassa mai il confine non scritto della relazione amorosa.

Ci si trova impantanati nella cosiddetta “friendzone“, pur senza volerlo davvero.

Come si fa quindi ad uscire dal ruolo di “è solo un’amica” per approdare finalmente nell’ambito territorio della relazione sentimentale?

Innanzitutto bisogna capire se anche lui ha lo stesso desiderio. Se è impegnato, molto più grande o un collega, magari si diverte solamente a flirtare e non ha nessuna intenzione di portare la relazione ad un gradino più alto.

Se invece è solo timido (sceglierne un altro no?!) allora bisogna prendere in mano la situazione: provate ad invitarlo al cinema senza portarvi dietro tutto l’ufficio, a organizzare una gita in montagna che comprenda solo voi due, date segnali chiari e precisi di interesse senza farlo sfogare sul comportamento insopportabile della mamma o della fidanzata.

Insomma, cercate di incoraggiarlo e di comunicargli (in maniera non troppo esplicita) che il ruolo di amica forever non vi interessa e che siete pronte a condividere qualcosa di più: adottate un atteggiamento sexy, sfioratelo, parlate di cose interessanti e con un pizzico di pepe, ma soprattutto evitate sfoghi e discorsi da “amici da una vita“.

Come capire se la vostre tattiche hanno funzionato?

  • Finalmente ha scoperto che può scrivere per primo senza aspettare il vostro via
  • Non aspetta quattro ore (o quattro giorni) per rispondere, ma lo fa piuttosto velocemente
  • Propone un’uscita a due lasciando a casa gli amici del calcetto, i colleghi della segreteria e suo fratello
  • Utilizza un linguaggio corporeo un po’ più spinto: vi abbraccia e vi guarda negli occhi invece che distribuire pacche sulle spalle
  • Fa osservazioni e complimenti galanti, ma pieni di desiderio (no, “bella la tua tshirt, me la presti?” non vale)
  • Comincia a pensare al futuro immaginandosi assieme a voi
  • Vi ascolta ed evita di parlare di se stesso continuamente, lamentandosi del suo lavoro e di quanto sia impicciona sua madre.

E se dovesse rimanere perso nella friendzone? O optate per una tecnica d’assalto e provate a baciarlo, oppure cambiate mira e cominciate ad uscire con suo fratello: tanto se lo porta sempre dietro, no?

Erika POMPILI

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