Ma, se la giornata è bella e assolata, la tentazione di rinunciare all’ufficio e dedicare qualche ora solo ai propri figli è forte e, qualora possibile, mamma o papà decidono dunque di dimenticare le incombenze lavorative e lasciarsi andare ad una giornata di pausa.
Tutto bene quindi?
Non sempre, perché, se le intenzioni sono buone, spesso i risultati sono deludenti, per i figli ma anche per i genitori.
L’errore che spesso si commette è quello di pensare che non ha importanza ciò che si fa, e che basta stare insieme, ma il rischio più grande è il proliferare di musi lunghi e sbuffate continue.
Per trascorrere una bella giornata, non occorre pianificare tutto minuto per minuto, ma, piuttosto, pensare di accontentare i gusti di tutti, soprattutto dei piccoli, che non vedono l’ora di stare insieme a mamma e papà, purchè questo non significhi accompagnarli in estenuanti sessioni di shopping o in code ai centri commerciali.
Sicuramente i genitori che lavorano devono rispettare una serie di doveri e di scadenze, come la spesa da fare, le bollette da pagare, oltre ovviamente al lavoro, ma non è con i bambini appresso che si possono esaurire le proprie commissioni. In questo caso ad esaurirsi è solo la pazienza, di tutti.
Insomma, se mamma o papà decidono di passare del tempo extra con i propri bambini, che sia tempo di qualità. Oppure, se occorre sbrigare delle faccende importanti, meglio giungere ad un compromesso. Ad esempio, se la mamma accontenta il bimbo portandolo al parco giochi, dopo la millesima spinta sull’altalena (sempre col sorriso e l’entusiasmo della prima), può chiedere al figlio di accompagnarla a fare la spesa o a pagare le bollette, promettendo che la meta successiva della giornata sarà la gelateria, per condividere una mega coppa gelato.
In questo caso, non solo i bambini avranno goduto della compagnia dei genitori in maniera esclusiva, ma avranno anche fatto un passo verso il mondo degli adulti e, magari, capito che, se mamma e papà non possono rimanere tutto il giorno con loro, è per dovere e non per scelta.
Provare per credere!
Vera MORETTI
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