Quando tutto va male, è lunedì c’è freddo e piove che cosa possiamo fare per riprenderci un po’? Evitiamo i cibi cioccolatosi perché quelli danno sono l’illusione di essere d’aiuto. Quello che potrebbe ‘sollevare’ un po’ sono delle buone notizie no? E allora eccoci qui con le tre belle notizie di settembre 2019.
Ci piace curiosare anche un po’ fuori dal nostro orticello anche se ci sarebbero molte cose di cui parlare nel nostro Bel Paese. Siamo andati fino in Bangladesh per questa bella notizia riportata dalla BBC. Finalmente le donne in procinto di sposarsi non saranno più tenute ad attestare la propria verginità. In lingua bengali la parola kumari significa donna non sposata ma anche vergine mentre adesso la parola che sarà utilizzata nei documenti ufficiali sarà obibahita che significa inequivocabilmente una donna non sposata, senza connotazioni sessuali. “È un verdetto fondamentale”, ha dichiarato Aynun Nahar Siddiqua, una avvocata coinvolta nel caso. Le parole sono importanti, dice Nanni Moretti e diventano fondamentali quando mortificano i diritti delle donne.
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Torniamo più vicini e andiamo fino in Bosnia. Una recente sentenza dell’ONU ha riconosciuto un Piano nazionale di risarcimento dei crimini di guerra per le donne vittime degli stupri di massa. Secondo le Nazioni Unite, le donne vittime di questi orrori ammonterebbero a circa ventimila. Violenze sessuali, torture, terribili violazioni dei diritti, un vero orrore che queste donne hanno dovuto affrontare da sole. Una recente sentenza ha riconosciuto un’indennità ad una vittima ed è previsto un piano di compensazione per le vittime fino ad ora inascoltate di questa tremendo pezzo di storia.
Questa non è una classifica quindi non ci sono medaglie d’oro, di bronzo o d’argento. Tra le belle notizie di Settembre 2019 c’è ancora lei, Greta Thunberg una ragazza capace di ispirare le masse e soprattutto di dire le cose che nessuno vuole sentirsi dire, quindi è sempre una bella notizia tra le belle notizie, mese dopo mese. Non è accettabile sentire queste parole da una ragazzina? Da fastidio pensare che questa potenzia sia frutto della sua tenera età? E allora si invocano i poteri forti, le battute sul suo autismo, la volontà di sminuire un problema che è sempre più evidente nella vita di tutti noi giorno dopo giorno. Vedere il suo viso commosso e arrabbiato su un palco mentre difende le sue idee con coraggio ed energia è una super bella notizia. Non lo è il fatto che abbiamo lasciato solo lei a farlo.
Martina ZANGHI’