Un lunedì che sa di festa quello di oggi, già perché oggi lunedì 18 maggio 2020 è il giorno di unlockdown in cui si riaprono parecchie attività.
Dopo una quarantena durata ben più di quaranta giorni oggi abbiamo l’impressione che la vita possa, almeno in parte, tornare alla normalità, o almeno ad una parvenza di essa.
Dopo che per settimane abbiamo visto, per lo più dalla finestra, le saracinesche di negozi, è una sensazione come quella della Primavera quella di stamattina, ci sembra che tutto rifiorisca.
Già, ma non bisogna abbassare la guardia, questo ormai dovremmo averlo capito e, casomai ci fossero ancora dei dubbi ci pensano medici virologi, infermieri e quant’altro a ricordarcelo, chi in maniera attendista chi in maniera catastrofista al punto da sembrare mitologiche Cassandre.
In tutta questa situazione, che definire surreale è riduttivo, sono molte le persone che hanno maturato la cosiddetta sindrome da riccio, una sorta di evoluzione da quella da nido.
Infatti in parecchi, nonostante l l’unlockdown riconsegni alle persone parecchie libertà preferiscono procrastinare il momento dell’uscita.
Come mai? Non ci vogliono gli psicologi per capire che il virus fa ancora paura, molta, a tanti, anzi forse è meglio dire a tutti e, per questo motivo preferiscono rimanere rintanati nelle quattro mura di casa e continuare a vivere in una sorta di bolla.
Come comportarsi? Un consiglio univoco non esiste se non quello di prendersi il proprio tempo, ovviamente secondo le necessità lavorative e di salute, e fare le cose in maniera graduale.
Da una parte si devono assolutamente evitare azzardi come locali chiusi ed affollati, cercare di non prendere sottogamba le raccomandazioni ed il buon senso, dall’altra bisogna cercare di farsi forza e provare un passo alla volta a ritornare alla normalità.
Avere paura è normale, farsi sopraffare dalla paura bisogna cercare di evitarlo.
Ognuno deve reagire con gli strumenti di cui dispone, ma mai come in questo momento è importante parlare con i professionisti oppure anche solo con un amico per confrontarsi in maniera serena.
SGa