La primavera e l’estate di Verona stanno per essere animate da una mostra memorabile e interessantissima, con protagonista assoluto Toulouse-Lautrec.
Da domani, 1 aprile, e fino al 3 settembre, infatti, Palazzo Forti ospiterà i capolavori di questo genio dell’impressionismo, capace però di spaziare in tanti ambiti e proporre creazioni uniche e inimitabili.

Il suo tormento interiore è presente in tutti i suoi lavori, che sono tanti, considerando che l’artista morì devastato dalla sifilide e dall’alcolismo a soli 36 anni, dopo un ricovero ospedaliero di 3 mesi, durante il quale realizzò ben 39 disegni. Segnale che la sua mente era, anche verso la fine, tutt’altro che assopita.
In vent’anni di produzione, Toulouse-Lautrec realizzò addirittura 737 tele, 275 acquerelli, 363 stampe e manifesti, 5.084 disegni. Senza considerare le molte opere perdute.

Non si fermò, ovviamente, all’impressionismo ma, anzi, fu uno dei primi artisti capace di rivoluzionare il linguaggio della comunicazione commerciale. Chi non ha presenti i suoi meravigliosi affiches dedicati ai locali parigini?
La sua pittura era sintetica, rapida, ma soprattutto innovativa nella resa dello spazio e nella concezione del colore e della pennellata.
Soggetti prediletti la gente che incontrava per strada: prostituite, scene della movida parigina, bar, salotti, teatri, fino ad alcuni romantici ritratti di amanti colti fra le lenzuola.

Ovviamente, la mostra non riproporrà tutte le sue creazioni ma si focalizzerà “solo” su 170 opere, che arriveranno in prestito a Verona direttamente dall’Herakleidon Museum di Atene. Un’opportunità irripetibile di ammirare un’arte ancora attualissima.

Vera MORETTI