Una foto in bianco e nero, sotto cui campeggia la didascalia Challenge Accepted o Sfida Accettata, corredata dall’hashtag Women Supporting Women. Scorrendo la home di Instagram sarà capitato a tutti di vedere foto rigorosamente in bianco e nero di donne appartenenti ad ogni ceto sociale, delle più disparate professioni, di ogni ideologia o credo, di ogni colore di pelle, di ogni provenienza. Donne che, dopo avere postato la loro foto invitano altre donne – che rappresentano ispirazione, guida, amore, sostegno – a fare altrettanto, tessendo una rete digitale di sorellanza.
Women Supporting Women
La challenge diventata virale da qualche giorno a questa parte e sposata anche da star del calibro di Eva Longoria, Reese Witherspoon, Khloe Kardashian, Jennifer Aniston e Katie Holmes e qui in Italia Chiara Maci, Bebe Vio, Chiara Ferragni, Emma Marrone e Cristina Parodi, giusto per fare alcuni nomi, non ha molte regole: basta postare uno scatto senza filtri, che ci ritragga il più naturale possibili, rifiutando simbolicamente l’ossessione della perfezione che spesso la società ci impone.
Tornata virale in America
Women Supporting Women, nata allo scopo di sensibilizzare la solidarietà femminile e trasmettere positività, “È tornata virale – si legge sul profilo instagram di Laura Manfredi, blogger e content creator – con il discorso di Alexandria Ocasio-Cortez che, dopo essere stata insultata con un “fottuta puttana” da un collega deputato, ha tenuto un bellissimo speech che vi consiglio di ascoltare (uomini e donne) con cui gli ha fatto un culo tanto e che ha portato poi a farlo cacciare“.
Women Supporting Women, le origini della challenge
“Ma, in realtà – si legge sempre sul post di Laura Manfredi – questa Challenge è un grido che arriva dalla Turchia, dove solo nel 2019 sono morte quasi 500 donne, senza contare gli omicidi non registrati. Settimane fa, dopo il ritrovamento di una studentessa di 27 anni uccisa per mano del suo ex, sono esplose le proteste al grido di “MAI PIÙ IN SILENZIO”. Perché lo Stato non applica le leggi contro le violenze, perché spesso le denunce cadono nel vuoto, e anche perché i Conservatori stanno spingendo per uscire dalla Convenzione di Istanbul, sostenendo che è sbagliata per la cultura turca, che le donne non sono come gli uomini (in questo caso, per fortuna) e che quelle senza figli hanno un problema“.
“Un tributo alle donne inascoltate, senza protezione e giustizia”
Prosegue Laura: “Per questo, non lasciamo che la Challenge vada avanti senza una parola su tutto questo, supportiamo davvero queste donne parlando di loro e di NOI. Quelle donne siamo noi. Ogni mattina, il popolo turco si sveglia con la foto in bianco e nero dell’ennesima donna uccisa su tv e giornali. Oggi, il significato di questa challenge è questo. Un tributo a quelle donne inascoltate, senza protezione e giustizia“.
Women supporting women, oggi e sempre
Una marea silenziosa e bellissima quella degli scatti in bianco e nero che sta travolgendo i social all’insegna della solidarietà e del supporto, e che ci auguriamo abbia la forza di non arrestarsi e di cambiare onda dopo onda una situazione di prevaricazione, violenza e disparità di genere che se un tempo sembrava inaccettabile, nel 2020 risulta addirittura inconcepibile.
Pinella PETRONIO
(Credit ph. @laura_manfredi)