Potevamo esimerci dal commentare i look e gli outfit sul palco dell’Ariston per la seconda serata del Festival? Domanda retorica: assolutamente no.

Per iniziare partiamo da Francesca Fagnani che ha scelto di vincere facile e si è affidata a Giorgio Armani privè per gli abiti (tuti e 3) e a Roger Vivier per le calzature. Centro al primo colpo. Unico neo, se possibile il capello sciolto: un raccolto elegante sarebbe stato più sofisticato.

Il blu pavone scintillante scelto da Giorgia per la mini jumpsuit di Dior è una conferma, soprattutto del fatto che per lei gli anni non passano. Lo stivale in velluto ne è un’ulteriore conferma.

Off white di Simone Furlan è la scelta di Madame con stivali cuissard bianco latte. Se voleva essere trasgressiva non c’è riuscita. Se voleva essere raffinata, nemmeno.

“Nonostante lei sia sempre se stessa, evolve con nuova musica e nuova vita e la sua immagine riflette, di conseguenza, queste trasformazioni” questa è la dichiarazione di Lorenzo Oddo per Etro, sylist di Levante. Mini, ma davvero super mini tutina in pelle nera che riesce nell’intento (se era questo) di rendere volgare e banale anche grazie al nuovo colore di capelli una donna raffinata come lei.

Un tripudio di argento quello che avvolge Paola e Chiara a firma dolce e Gabbana. Più che un abito ci sembra una corazza, ma riesce nell’intento di folgorar. Adatto al Festival e adatto a loro.

Un po’ J Lo e un po’ Shakira total look animalier per Shari, anche lei  in Dolce e Gabbana A un look così aggressivo si accompagna un incedere un po’ stentato, quasi timido, ma il contrasto non ci dispiace.

E questa sera chi ci stupirà? Certo eguagliare la classe di Francesca Fagnani ci sembra difficile. Come arrivare alla sobrietà di Drusilla in difesa, lei sì, delle donne iraniane…

MA vedremo e commenteremo sicuramente.

SGa