Bruttina, capelli che non hanno mai visto un parrucchiere, apparecchio. Un (bel) po’ di chili di troppo. Non sa neanche cosa siano i tacchi e veste veramente male, con degli accostamenti che nemmeno il peggior scaricatore di porto ubriaco farebbe mai. Non si trucca.
Mi sembra di averla descritta perfettamente ma… ah, dimenticavo una cosa. Vuole diventare qualcuno nel mondo della moda.
State ancora sbattendo gli occhi incredule vero? Una cosa del genere non potrebbe mai verificarsi, figuriamoci se una tipa del genere potrebbe mai neanche accostarsi alla moda.
Eppure lei ce la fa, arrivando a diventare niente meno che assistente personale dell’editore capo del Magazine di moda più seguito a New York e in tutta America.
Se stentate a seguirmi, vi chiarisco subito le idee: sto parlando di Betty Suarez, protagonista di Ugly Betty, un telefilm davvero ideale per qualsiasi donna che voglia guardare qualcosa di carino.
Ugly Betty fa ridere, sorridere, ma fa anche commuovere e arrabbiare.
La storia di Betty inizia in un modo quasi triste: viene assunta da Bradford Meade, dirigente e proprietario di MODE, il magazine di cui vi parlavo precedentemente, per “frenare” il figlio Daniel, sciupafemmine incallito che non riesce a non fare entrare nel suo letto tutte le assistenti che assume.
Daniel non prende comunque bene la presenza della brutta Betty, e fa di tutto per farla desistere. Nel primo episodio, le fa compiere l’impossibile, facendole perdere una giornata intera tra faccende improponibili, per farle finire i suoi compiti a tarda notte.
Sarà solo a questo punto, quando si accorgerà che Betty non ha nessuna intenzione di mollare il suo posto nonostante il suo continuo infierire, che Daniel si sentirà in colpa e comincerà ad avvicinarla.
Nel corso della prima serie sarà sempre più evidente che la bellezza è tutto nel campo della moda, e più volte Betty cadrà nello sconforto. Ma ciò che la porterà a legare con amici (e persino nemici!) sarà proprio la sua instancabile voglia di andare avanti ed affrontare qualsiasi problema con ostinazione.
In conclusione? Ve lo consiglio vivamente, perché tra un intrigo e un pettegolezzo, tra le improbabili disavventure di Daniel e gli spietati agguati di Wilhelmina Slater, “cattiva” della serie, del suo assistente Marc e della bella (ma stupida) centralinista Amanda e tra gli avvenimenti familiari che coinvolgeranno il padre Ignacio, la sorella Hilda e il nipote Justin, Betty non avrà mai un secondo di riposo, e terrà viva la vostra attenzione!
Caterina Damiano