Sono ormai passati venti anni da quando Thelma e Louise, interpretate dalle indimenticabili Geena Davis e Susan Sarandon, pur di sfuggire all’arresto della polizia per aver compiuto rapine e ucciso un uomo si lanciano a tutta velocità con la macchina nel Grand Canyon.
La soluzione estrema per non finire in galera o peggio tornare alle loro vite rispettivamente di casalinga e cameriera in un fast food. Ed ecco che si gettano nelle braccia della morte senza paura, con il sorriso stampato sulle labbra e tenendosi per mano.
Una pellicola, questa diretta da Ridley Scott nel 1991, che se fece scalpore all’epoca perché vista come un vero e proprio inno al femminismo, oggi è diventato un cult d’eccezione continuamente citato sia nei film che nella vita di tutti i giorni (non vi è mai capitato?).
Per il compleanno dell’icona femminista del cinema hollywoodiano per eccellenza Susan Sarandon e Geena Davis si sono incontrate a Toronto presso il Roy Thomson Hall, per discutere delle influenze sociali che le due eroine hanno avuto sul mondo intero.
Quello che era cominciato come un semplice viaggio di un weekend tra amiche, si trasforma in una fuga, dopo che Louise uccide un bullo che voleva violentare l’amica ormai in preda ai fumi dell’alcol. E da qui cominciano tutte le peripezie delle due amiche: l’incontro con l’autostoppista (un giovanissimo Brad Pitt), la rapina al supermercato, il “rapimento” del poliziotto, l’omicidio del camionista che spesso incontrano lungo il percorso che le apostrofa con espressioni volgari…
Un road trip che sintetizza la vita e che si conclude con il “volo” finale, una fuga fatta di amicizia e vera solidarietà femminile, strade deserte e finestrini abbassati.
Il senso dell’amicizia tra donne che verrà ripreso sotto forma di puro sesso e shopping (a volte noioso) delle eroine degli anni 2000 alla Sex and The City.
Io preferisco le donne come Thelma & Louise, e voi?
Giulia Dondoni