Chi di voi non ha visto almeno un episodio di Happy Days? Che abbiate 70 anni o 20 è praticamente impossibile che non conosciate la serie, perché i suoi 255 episodi (dei quali due non sono mai stati trasmessi in Italia) sono stati replicati un milione di volte su tutti i canali della terra.
La famiglia Cunningham è entrata difatti in quasi ogni casa, stravolgendo il clima dell’epoca e regalando emozioni e risate a grandi e piccini.
Come tutte ricorderete la serie narrava primi amori e vita familiare di un gruppetto di ragazzi, di cui Richie era il protagonista: giovane americano doc degli anni 50 con la particolare capacità di far scappare le fanciulle…
Al suo opposto il mitico Fonzie. Ogni giovane uomo dell’epoca (e non solo) bramava un frammento del suo carisma, una molecola del suo sorriso acchiappa-ragazze, un barlume del suo coraggio e della sua sfacciataggine.
Si, perché quel cazzotto al jukebox che a noi ha sempre mangiato le monetine sbloccava ogni volta la situazione. C’è una parte dell’adolescenza di tutti noi nel suo giubbotto di pelle che ora fa parte niente meno che della collezione di un museo.
E la sorridente Joanie, la sorellina di Richie Cunningham appellata da Fonzie “sottiletta”? La più piccolina della famiglia quante di noi ha fatto sognare rifiutando per intere stagioni le tenere attenzioni di Chachi? Pochi sanno che la loro relazione non si fermò sugli schermi della televisione, ma fu più che reale.
Il telefilm nei vari anni si è concentrato inizialmente su Richie, poi sullo strafottente Fonzie ed infine sulla sorridente Joanie ormai bella adolescente.
Un percorso di crescita che ha affascinato chi ha vissuto la prima messa in onda, ma anche tutte le generazioni successive, tanto che in un recente sondaggio di Focus Storia è proprio questa serie Tv ad aggiudicarsi il primissimo posto nel cuore degli italiani di ogni tempo.
Una commedia divertente, allegra e leggera che ha sfornato anche un grande regista: forse non tutti sanno che lo sfigato Richie, sempre superato dall’intraprendente Fonzie, ha portato sugli schermi niente meno che Apollo 13, il Grinch, Cindrella Man e i due bestseller di Dan Brown il Codice da Vinci e Angeli e Demoni.
Happy Days, oltre a farci ridere e sognare, ci ha insegnato anche che la tenacia premia: non sempre chi ha successo per spavalderia, nella vita arriverà prima. Anzi… Basta saper tenere duro. Come il grande Ron Howard.
Erika Pompili