Le edicole e le librerie sono sempre più piene di riviste specializzate e di pubblicazioni che parlano di cucina, dando informazioni base a chi per la prima volta si avvicina i fornelli e suggerimenti e spunti a chi, invece, si diletta a cucinare ormai da tempo.

Ovviamente chi sceglie di acquistare giornali e libri inerenti al tema culinario deve essere spinto innanzitutto dalla passione. Ciò che non mi stancherò mai di dire, e che vale per la cucina così come per tutti gli altri ambiti di vita, è che la passione muove il mondo.

Il giornale, la rivista e il libro possono servire come fase ultima di apprendimento, perché  nelle loro pagine giornalisti e redattori spiegano bene tutti i passaggi per potere realizzare il piatto che vogliamo preparare. Il metodo di cucina si impara, la passione per la cucina, invece, bisogna averla dentro: ce la tramanda la nonna, la mamma e certe volte anche il padre.

Sono loro i primi ad insegnarci come e cosa mangiare, sono loro che inconsapevolmente – senza mettersi in cattedra – ci insegnano quello che hanno imparato negli anni, a preparare quei piatti che magari a loro volta gli sono stati insegnati. Tutto ciò avviene tramite l’osservazione attenta dei gesti che vengono compiuti attorno ai fornelli. Poi libri e riviste ci perfezionano, ci aiutano a trovare degli spunti per preparazioni originali, quando, magari, le idee latitano.

La cucina è ricordo: quando devo inventare delle ricette nuove, vado indietro con la mente a quello che facevo da piccolo. Cerco di visualizzare scene, immagini, profumi e sapori e di concretizzarli in piatti che poi metto a disposizione di generazioni future. Si impara a cucinare, quindi, con la memoria, poi si perfeziona l’arte culinaria apprendendo dai libri.

Ad esempio, se abbiamo imparato dalle nostre nonne a fare la pasta in casa con acqua e farina, per preparare dei sughi diversi ed originali oppure per imparare a fare la pasta all’uovo o con degli aromi particolari, possiamo prendere spunto e impariamo dai libri. La tradizione della cucina di casa ci dà le basi, il quid pluris ce lo fornisce il giornale di cucina.

 

Filippo La Mantia – chef del ristorante dello storico Hotel Majestic di via Veneto a Roma