Secondo Raffaella Fusetti, direttrice creativa di Atelier Emè l’importante, in un abito da sposa è far emergere la personalità di chi lo indossa.
Gli abiti nascono dalla personalità della direttrice e dalla collaborazione di professionisti, ma per essere i capolavori che conosciamo hanno bisogno dell’aiuto e della personalità delle spose. Per questo motivo è nata la linea di abiti da sposa Atelier Emè “Unica come Te”
Si tratta di una linea particolare che permette alla sposa di confezionare il proprio abito insieme alla direttrice creativa che prende per mano la protagonista dal primo incontro fino alla prova finale dell’abito, pochi giorni prima del grande evento.
Non importa che tipo di abito si scelga da quello lungo classico all’abito più corto, moderno o sbarazzino. Insomma la garanzia di un nome come Emè accanto alla possibilità di un quasi su misura.
Si parte dalle stoffe che sono tra le più esclusive, dal pesante mikado al fluttuante chiffon all’impalpabile organza. Ma anche i pizzi possono essere unici e dedicati in esclusiva alla sposa, scelti tra quelli proposti dalle professioniste o, addirittura, disegnati insieme alle ricamatrici.
Sono oltre trecento i modelli di base da cui partire, quindi, l’avere due modelli perfettamente identici tra loro è praticamente nulla, ecco perché il nome del brand “Unica come Te”
Per arrivare all’abito perfetto, suggerisce Raffaella Fusetti, serve un rapporto empatico tra la sposa e le professioniste, lei prima fra tutte.
Un rapporto che può richiedere anche parecchio tempo ma che ha come obiettivo il risultato finale: un abito unico e che racconti chi lo indossa.
“Il momento più importante è quello della prima prova, dal bozzetto alla messa su stoffa. In questo momento si capisce se la strada è quella giusta. – continua la Fusetti – Difficile, ma se si è presa la corretta direzione, allora ad emozionarsi non è soltanto la sposa, ma tutto l’atelier.”
Un’ottima soluzione dunque per non rinunciare alla firma e nemmeno all’abito su misura
Silvia GALLI