Dopo il matrimonio civile a Montecarlo è stata la volta del matrimonio religioso che, in quanto a festeggiamenti ed invitati non si può certo definire sottotono, nemmeno rispetto ai matrimoni reali di prim’ordine come quello di William e Kate.
Se già a Montecarlo i party, e relativi cambi d’abito, sono stati tre nel giro di poco più di 12 ore, al Lago Maggiore è stato un vero e proprio tour de force, per gli sposi, ma soprattutto per gli invitati.
Venerdì sera è stato Flower Power, il party pre nozze che ha avuto come tema i fiori appunto, tanto che la sposa ha scelto una tunica in garza di Alberta Ferretti, tutta bianca con un accenno gipsy, mentre le invitate, Carolina di Monaco su tutte, ha scelto una jumpsuit nera a motivi floreali sui toni di rosso e turchese. Charlotte? Leggermente sottotono con un lungo abito low cost, ma proprio lei, testimonial di Gucci nell’anno del rilancio di Flora ha dovuto scegliere un altro marchio?
Per il giorno del sì religioso, lo stilista prescelto è stato re Giorgio (Armani n.d.r.) : chiffon avorio e pizzo chantilly con un candido e prezioso per il rito e bianco ottico con profonda scollatura per la festa. E lo sposo? Impeccabile, in tight grigio perla, forse un po’ troppo chiaro persino per un matrimonio estivo al mattino e in un meraviglioso frac la sera, meraviglioso, la fotocopia del compianto Stefano, suo padre.
Sugli outfit delle invitate bisognerebbe scrivere un libro intero e chissà che nei prossimi giorni non ci venga voglia di stilare una classifica, ma due non possono essere scordate, le uniche vere signore degne di essere chiamate con questo nome: Fernanda Casiraghi, nonna paterna dello sposo e Marta Marzotto, nonna materna della sposa, solari, sorridenti, meravigliose, elegantissime, in una parola uniche.
Silvia GALLI
[ Torna indietro... ]