Per la colonna sonora, Enzo Miccio ha scelto, manco a dirlo,  brani di Aurelio Fierro, e ad inaugurare la serata, una danza di Pulcinella  popolane che ha ammaliato il pubblico con ritmi coinvolgenti.

Gli abiti della collezione  ricordano la magia dei balli a corte, i giochi di sguardi e seduzione e la ricchezza del barocco napoletano: ampi e sontuosi, per spose romantiche e sognatrici, che non rinunciano alla modernità delle linee, alla preziosità dei tessuti e che vogliono stupire i loro ospiti. I corpini si differenziano tra delicati scolli a cuore, per le spose più classiche e romantiche, profonde scollature per le più sensuali e scolli dritti per un’eleganza silenziosa.

Le gonne degli abiti sono un vero tripudio di stoffe preziose:mikado per le gonne più strutturate e regali e organza e tulle per gonne vaporose ed eteree, con profili doppiati per perfetti giochi di curve e movimento; macramè e pizzi delicati incorniciano il corpo con delicati effetti nude, soprattutto sulla schiena e sulle maniche, arricchiti da preziosi ricami fatti a mano.

Lo stilista ha dichiarato“Con ‘L’Oro di Napoli’ intendo celebrare e omaggiare Napoli. Una città a cui sono molto legato e che mi ha sempre fornito una grande ispirazione in tutto il mio percorso professionale. Ho immaginato Napoli come una donna, femminile e regale, sensuale e misteriosa, classica e glamour; una dea che ammalia e protegge proprio come Parthenope, la sirena che nella mitologia fondò il capoluogo campano, con il suo sacrificio”.

Silvia GALLI

 

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