Possono essere grandi, piccoli, colorati, minimal chic, infatti di cappelli c’è davvero l’imbarazzo della scelta.Inutile dire che moltissimi spunti per sceglierli arrivano dai matrimoni di vip e reali, che sanno sbizzarrirsi con cappelli e acconciature da fiaba, ma anche ahi noi con qualche spettacolare caduta di stile.
Non possiamo ad esempio dimenticare i pittoreschi cappellini sfoggiati dalla nobiltà inglese in ogni occasione che richiede un dress code più elegante, come ad esempio il concorso ippico di Ascot.
Per evitare l’esagerazione e adeguarsi ad ogni contesto, le invitate a nozze che desiderano indossare un cappello, dovranno considerare alcuni dettagli fondamentali.
Vediamo cosa prescrive in breve il galateo del matrimonio a riguardo:
- Il cappello da cerimonia va indossato durante il giorno e in generale mai dopo il tramonto. Per le cerimonie serali e notturne è sempre meglio sfoggiare un’acconciatura da cerimonia raccolta e raffinata
- E’ necessario informarsi sul tipo di matrimonio a cui è richiesta la partecipazione: se si tratta di una cerimonia formale ed elegante saranno da scartare copricapo in paglia i colori troppo accesi e vitaminici.
- Il cappello va abbinato all’abito, deve essere scelto o nell’identico colore oppure in una nuance un tono più scuro oppure uno più chiaro . Unica eccezione i cappelli in toni tenui come il beige, il cipria o l’argento satinato che possono essere abbinati anche ad outfit in tinte diverse. Sono da evitare, però, i contrasti troppo netti. Il nero è un colore bandito in occasione di un matrimonio.Soprattutto per i cappelli: neri vanno bene soltanto per le cerimonie funebri.
- Le invitate possono indossare il cappello se e solo se la madre della sposa lo indossa o se il dress code specificato dagli sposi lo richiede. La dicitura sugli inviti in questo caso è “en chapeau”.
- Il cappello andrebbe tenuto sulla testa durante tutta la durata della cerimonia, ma non a tavola. Unica eccezione, i buffet in piedi.
Tutto chiaro? Prossimamente parleremo dei tipi di cappello da indossare.
Silvia GALLI