Lo splendido Salone d’oro di Palazzo Spinola, per una sera è stato come sospeso nel tempo, in un’ambientazione favolosa tra lunghi tavoli imbanditi e magnifiche decorazioni floreali hanno visto la luce i 25 modelli disegnati dal giovane stilista. Tute le creazioni della collezione sono accomunate dal nome “Maria” in onore di Maria Antonietta e di tutte quelle nobili donne che hanno segnato indelebilmente l’epoca che ha ispirato lo stilista.
Le modelle per l’occasione hanno sfilato precedute da paggetti in parrucca e la passerella era delimitata da tavoli imbanditi che ricordavano le ambientazioni del film su Maria Antonietta di Sofia Coppola: altissimi candelabri, composizioni sontuose di fiori bianchi e musica dell’epoca hanno portato a Milano una piccola porzione dei fasti di Versailles.
Nello spiegare la sua collezione Enzo Miccio ha spiegato che ad ogni donna deve essere regalata da sua fiaba: “un’idea, un immaginario, un sogno che si materializza davanti agli occhi. Linee eleganti, forme sofisticate, tessuti preziosi prendono vita, avvolgendo la silhouette della donna che da principessa si accinge al grande giorno. Ciascun wedding dress è unico ed in perfetta simbiosi con la futura sposa e la sua personalità. Deve seguirne la silhouette, esaltando la bellezza della donna che si prepara per il suo lui nel coronamento del sogno d’amore. Pensare all’abito da sposa mi carica di entusiasmo ed emozione, significa vestire la felicità di un giorno unico. Lo considero un privilegio che mi contagia e riempie di gioia.”
I modelli visti in passerella, tutti in tessuti estremamente preziosi di seta pura, con pizzo valenciennes e rebordè riescono a combinare in una perfetta simbiosi la sposa romantica e al tempo stesso moderna, alle più classiche Enzo Miccio ha offerto modelli in mikado e organza creando volumi e stili non convenzionali.
Si è realizzato venerdì quello che lo stilista ha ammesso essere stato per parecchi anni un sogno nel cassetto e ha voluto che la sfilata fosse esattamente come lui pensa al matrimonio: “Back to elegance, un ritorno alla semplicità”, che significa ripercorrere la via che porta alla base dell’eleganza, dove poche linee ben definite sono sufficienti a rendere un modello sofisticato.
C’è un nuovo attore nel mondo delle bridal collection e, dalla prima collezione, si percepisce una freschezza ed un’originalità fuori dal comune, se come dice lui è troppo presto per pensare anche ad una collezione maschile, nulla vieta, almeno, di sperarci, perché di eleganza e rigore non ce n’è mai abbastanza.
Silvia GALLI
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