In questi giorni rotocalchi siti internet e tv raccontano le gesta della regina più longeva e dedita della storia britannica. Lo facciamo anche noi, E dopo averne tracciato un ritratto, ora ne raccontiamo il matrimonio.

Si sono sposati nell’Abbazia di Westminster il 20 novembre 1947. Alle nozze parteciparono tutte le case regnanti al mondo, e moltissimi londinesi scesero in strada per ammirare la futura sovrana, ancora principessa, e il duca di Edimburgo. Il loro legame è poi durato oltre 73 anni.

Elisabetta incontrò per la prima volta il suo futuro marito, il principe Filippo di Grecia e Danimarca, nel 1934.  Era un cugino di terzo grado. Elisabetta, allora solo tredicenne, disse di essersi innamorata di Filippo ed iniziò uno scambio di lettere con lui.

Il 9 luglio 1947, quando lei aveva ventuno anni, si fidanzarono ufficialmente, sollevando anche qualche critica perché Filippo era nato all’estero, pur avendo poi servito nella Royal Navy durante il secondo conflitto mondiale.

Elisabetta era accompagnata da 8 damigelle, indossava un abito di Norman Hartnell ispirato alla “Primavera” di Botticelli, scelto dopo aver scartato numerose altre proposte dello stilista. La seta duchess scozzese in avorio per il vestito venne pagata con la tessera annonaria. Il risultato fu un unico: 350 sarte applicarono 10mila decorazioni tra perle e cristalli. Lo strascico era lungo 4 metri e mezzo

Qualche curiosità? Sembra che la futura regina prima delle nozze non trovasse più il proprio bouquet, dopo qualche minuto di panico, un paggio rivelò di averlo messo in frigorifero per mantenere la freschezza dei fiori.

Inoltre le damigelle avrebbero fatto inceppare per sbaglio il meccanismo che consentiva alla tiara, la “Queen Mary’s Fringe Tiara”, di diventare un collier.

La governante Marion Crawford, colei che più di ogni altro vide il nascere il trasporto di Elisabetta per Filippo,  raccontò: «Tutti i giorni, a palazzo, ascoltava sul grammofono di casa le arie del musical Oklahoma perché le ricordavano lo spettacolo visto assieme al suo Filippo.

E, come tutte le ragazze di tutti i tempi sognava ad occhi aperti.

Silvia GALLI