L’incertezza è tanta, in questo momento di post- si spera- COVID, ma la voglia di sposarsi ancora di più.
Dal Sudafrica alla California meridionale, alcune coppie di sposi, hanno deciso celebrare le nozze anche se con precauzioni aggiuntive e non esattamente come avevano inizialmente previsto.
Ne avevamo già parlato qualche mese fa, ma vista la situazione, visto che gli assembramenti sono ancora tassativamente vietati, ecco che i matrimoni a distanza continuano a spopolare.
“Non sono mai stato il tipo che immaginava il perfetto giorno del matrimonio, quale abito avrei indossato o che tipo di fiori avrei avuto – così sposarmi virtualmente, nel mezzo di una pandemia emergente e in così poco tempo ha rappresentato per noi una sfida del tutto nuova”, Sono le parole di Aisha, la sposa che l’11 maggio scorso ha detto sì nel proprio salotto. Il padre di Aisha ha partecipato al matrimonio da Seattle e ha suonato la batteria tradizionale della Guyana mentre la sposa camminava lungo la navata, pardòn, il corridoio.
Il 4 maggio , Shiran e Mike si sono diretti a Las Vegas per fuggire, solo loro due. Chiaramente, hanno chiesto a “Elvis” di sposarli davanti al famoso e iconico cartello di Las Vegas e, in seguito, è stata anche cantata “Can’t Help Falling In Love”. “ Abbiamo imparato che non puoi pianificare tutto”, ammette la sposa. “Abbiamo messo insieme i nostri ensemble all’ultimo minuto dalle cose che ci è capitato di avere in garage”.
Il 28 aprile 2020, Bri e Lindsey Leaverton hanno chiesto ai loro amici di unirsi a loro al teatro drive-in di Doc a Buda, in Texas, per una proiezione speciale del loro matrimonio! Lì, la coppia si è scambiata i voti sul palco, mentre gli ospiti guardavano a distanza di sicurezza dalle loro auto grazie a computer, tablet o smartphone. “Quando la vita ti dà una pandemia, ti sposi a un drive-in!” sostiene Bri “Nulla potrebbe impedirmi di sposare l’amore della mia vita, nemmeno una pandemia globale.”
Insomma, come si suol dire amor vicit omnia, l’amore vince su tutto, anche sul Covid, anche sulla pandemia.
Silvia GALLI
photo credit Cristian Oth