Gli ombrelli bianchi delle guardie del corpo non sono bastate a nascondere il romantico abito da sposa della Valeriona nazionale, le cui nozze, ieri, si sono spartite l’attenzione mediatica con i festeggiamenti dello scudetto della Juventus. Otto metri di velo hanno attraversato la lunga navata della Basilica romana dell’Ara Coeli su cui erano schierati, dietro enormi vasi bianchi di rose ed orchidee, i 700 invitati della coppia con il gold touch richiesto come dress code. E qualcuno è anche riuscito ad infiltrarsi con il cellulare da cui ha twittato delle foto live, a dispetto dell’esclusiva venduta ad un noto settimanale di gossip.
Alla vigilia dei 46 anni, che compirà il prossimo 14 maggio, Valeria Marini ha coronato il suo sogno d’amore con l’imprenditore Giovanni Cottone organizzando un matrimonio da fiaba, consono al suo personaggio da diva d’altri tempi. Fido collaboratore è stato il wedding plannerEnzo Miccio, ma sembra superfluo precisare che tutto è passato sotto l’occhio vigile della showgirl.
Ermanno Scervino ha realizzato per lei un esclusivo abito a sirena di pizzo avorio, esaltato da sfumature oro e scintillanti ricami che, seppur le ha fasciato il corpo, ha comunque messo in evidenza le sensuali forme della Marini. In Scervino anche due delle testimoni: Maria Grazia Cucinotta in grigio ed Anna Tatangelo in uno scollato abito rosso, mentre Ivana Trump ha scelto il rosa confetto.
Ravioli a forma di cuore durante la cena che si è tenuta a Villa Piccolimini, immersa nel grande parco a fianco del colle del Gianicolo. Al tavolo imperiale con 100 amici più intimi al centro della sala era seduta anche la coppia degli sposi, 60 tavoli da 10 posti tutti intorno, riccamente apparecchiati d’oro e cristalli, hanno ospitato gli altri invitati. Chissà se hanno gradito più l’esibizione di Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo o quella di Craig David, l’unica cosa certa è che i festeggiamenti sono durati fino a tarda notte.
Ciò che colpisce è che Valeria Marini, imprenditrice di un brand che è se stessa, sia riuscita nel fare delle sue nozze uno spettacolo faraonico, capace di fare concorrenza alle pacchianate hollywoodiane, senza però trasformarlo in una ostentazione volgare. L’eccesso è parte del suo personaggio, gioca a fare la diva con autoironia e consapevolezza, e questa, oltre ad essere la chiave del suo successo è la ragione che la rende diversa da tanti altri personaggi televisivi discutibili.
Andrea VIGNERI
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