Avete trascorso l’infanzia insieme e pure l’adolescenza, o magari vi siete conosciuti durante gli anni spensierati dell’università e il legame di amicizia tra voi è così forte che il giorno del matrimonio non solo desideri che ti sia accanto ma addirittura che sia lei o lui a celebrarlo.
Oggi, nei matrimoni civili, è sempre più in voga la moda di farsi sposare da “celebranti sui generis”; archiviati i sindaci delle proprie città, a “condurre” la cerimonia sono sempre più amici di vecchia data o parenti (come il papà o la mamma), che rendono ancor più speciale il giorno del sì. Una pratica diffusa soprattutto fuori dai confini nostrani ma che anche in Italia sta riscuotendo parecchio successo.
Nella nostra legislazione esiste una norma risalente al 1939 che sancisce che qualsiasi cittadino italiano che abbia compiuto 18 anni possa celebrare un’unione civile. Una possibilità conservata e ribadita anche da un decreto legge del 2000, il quale all’articolo 1 recita: “…le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per l’elezione a consigliere comunale”. L’unico requisito richiesto a chi desidera vestire i panni del celebrante è quindi quello di essere iscritto alle liste elettorali. Ma fate attenzione, se mai decideste di eleggere un parente o un amico a vostro personalissimo celebrante, dovrete prima di tutto recarvi nel vostro comune di residenza e chiedere direttamente al Sindaco, il quale a sua discrezione potrà concedere o negare il permesso.
Francesca RIGGIO