Per fortuna da qualche anno si è persa l’odiosa tradizione di costringere gli invitati a tavola con perfetti sconosciuti o quasi, per ore interminabili a gustare il centellinato ed eterno menù di nozze.
La nuova tendenza, che comunque presenta non pochi trabocchetti, è quella di servire, seduti a tavola solo i primi ed i secondi, riducendo notevolmente i tempi e permettendo la socializzazione libera in più momenti.
Ma vediamo in dettaglio: l‘aperitivo di solito è servito in piedi, con solo pochi tavoli e sedie d’appoggio, di solito è prosecco, o spumante o champagne accompagnato da stuzzichini ed antipasti che possono variare a seconda della stagione, dei gusti, dello stile e delle possibilità degli sposi. Primo trabocchetto. Il vino bianco, fresco, soprattutto d’estate è allettante e gradevole, ma bevuto a stomaco vuoto taglia le gambe anche ai più stoici, quindi via libera agli stuzzichini, ma senza esagerare, si rischia di arrivare a tavola già sazi.
I primi di solito due, di solito una pasta e un risotto: le insidie si nascondono facilmente nella ricerca di sapori insoliti e creazioni azzardate. Basterebbe poco, sarebbe sufficiente scegliere piatti semplici, facili sa realizzare e conservare, ma il risotto alle fragole in crosta affascina di più di quello allo champagne, chissà poi perché!
Anche i secondi seguono la regola della parità e sono di solito uno di mare ed uno di terra, nei banchetti con molti invitati i secondi, sia di terra sia di mare sono la nota dolente, ma trovare una soluzione a questo problema è davvero complicato: come reagirebbero le nonne se si scegliesse di offrire un pranzo senza il secondo?
Dolce alle nozze significa inesorabilmente torta nuziale o, come dicono i wedding planner “wedding cake“, ma particolarmente apprezzato è il buffet dei dolci con prelibatezze per tutti i gusti e per accontentare i palati più golosi.
E voi che cosa ne pensate?
Silvia GALLI
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