Molto spesso nelle boutique da sposa si trova una bella selezione di completi intimi adatti a tutte le scollature, fogge e taglie delle nubende, ma se non si trova quello che si desidera, le città pullulano di negozi specializzati. Quando si sceglie un completo  è importante , prima del grande giorno provarlo sotto l’abito in modo che il reggiseno non faccia capolino o gli slip non disegnino antiestetici solchi. Per questo motivo è necessario scegliere capi semplici ma eleganti, che siano funzionali ma con un tocco romantico.

Pensando all’intimo da sposa si pensa subito al bianco ma non è l’unico colore concesso, anzi, sotto certi tessuti particolarmente sottili ed impalpabili il color cipria potrebbe essere la soluzione vincente. Il reggiseno deve essere semplice, contenere i seni particolarmente prosperosi e aiutare quelli meno floridi; lo slip non deve segnare assolutamente i fianchi, quindi meglio preferire un perizoma o un paio di coulottes purché, tassativamente invisibili.

Per apparire più magre vengono, dall’America, in soccorso, i capi shaping un intimo modellante che fa perdere fino a due taglie nei punti giusti. Capo shaping per antonomasia è Spanx ma ora anche Yamamay e Intimissimi si stanno lanciando in questo campo, dove guarda caso, il mercato è in continua espansione.

Le calze, care spose, che vi sposiate il 15 agosto o il 31 gennaio vanno indossate e devono essere sottili, trasparenti, impalpabili e mai nell’orrendo color carne. La calza da sposa è autoreggente 10 denari bianca con un’ampia fascia in pizzo ma per le più pratiche il collant è concesso, purché, ma non sarebbe nemmeno il caso di precisarlo, cambiato al momento di togliere l’abito per la prima notte di nozze.

Le parole d’ordine, come sempre, devono essere il buon gusto e la classe, per essere sexy ci sono altre occasioni, così come per essere spiritose, unico strappo concesso è la giarrettiera azzurra, ma solo perché di buon auspicio.

Silvia GALLI

 

[ Torna indietro... ]