Ecco alcuni suggerimenti per arrivare al giorno del matrimonio vestite in maniera esemplare.
Dopo aver acquistato lil completo intimo per il matrimonio bisogna provarlo sotto l’abito da sposa per verificare che eventuali Segni visibili che visibili non devono essere. Un pizzo che ammicca dalla scollatura o uno slip un po’ troppo stretto non sono, per il giorno delle nozze, un dettaglio sexy, ma riescono a rovinare anche l’outfit più raffinato . Per questo è meglio scegliere capi semplici seppur eleganti, funzionali ma che abbiano un tocco romantico.
Il colore del matrimonio è il bianco, ma per abiti leggermente trasparenti o particolarmente leggeri il color carne si rivela la scelta vincente, purché sia il più vicino possibile al tono dell’incarnato.
Gli abiti da sposa sono spesso scollati, il reggiseno deve essere all’altezza della situazione e reggere una giornata intera.Deve essere invisibile, deve saper sostenere un seno prosperoso e aiutare quelli più timidi. Sotto gli abiti con spalline sottili o senza spalline, via libera a reggiseni a fascia o coppe adesive, vietate, invece le spalline in silicone trasparente, ma era il caso di dirlo? No, vero?
Spesso gli abiti a bustino prevedono già una costruzione a sostegno, ma nonostante ciò un leggero reggiseno a fascia garantirà maggiore igiene e sicurezza. Infine gli scolli sulla schiena richiedono reggiseni allacciati a vita.
Slip, perizoma o culotte? Ovviamente è una scelta della sposa e tale deve rimanere, ma non devono segnare i fianchi né mostrare quei rotolini che sempre si cerca di nascondere. Nel dubbio meglio la microfibra a un tessuto rigido come la seta e una taglia in più al posto di una in meno.
E se proprio il giro vita è uno dei peggiori incubi, la risposta è Spanx: leader indiscusso nell’ambito dello shaping; l’ha rivelato Madonna e da allora le vendite sono impennate in tutto il mondo. Non sono altro che le vecchie, antiquate “pancere” amate dalle nostre nonne. Se non volete ricorrere al marchio americano le grandi catene italiane offrono soluzioni economiche, ma ugualmente valide.
Le calze, senza se e senza ma, si indossano sempre, dal primo gennaio al 15 agosto; e si indossano velate: tra gli 8 e i 15 denari. Il modello più indicato è l’autoreggente eventualmente da sostenere con la giarrettiera. Bene anche al reggicalze purché non evidenzi segni sotto l’abito. Veniamo ai no, tassativi e senza remore: no alle calze a rete, no alle calze colorate, fantasia, in pizzo, a quadretti e similari, infine grande, deciso e urlato no alle calze color carne. Le ha dismesse persino l’Alitalia (facendo indossare alle povere hostess un orrendo color sottobosco) vorremo mica metterle sotto l’abito da sposa? Il color carne è un no sempre, per il giorno delle nozze è un no a caratteri cubitali.
Un ultimo, forse inutile suggerimento: qualora abbiate scelto corsetti modellanti, coppe adesive o mutandoni color carne… Abbiate cura di cambiarvi per la prima notte di nozze.
Silvia GALLI
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